House Concert
Mio figlio Uriah e io siamo stati rinchiusi in casa per 10 giorni di quarantena e abbiamo passato ore e ore a suonare la chitarra. Mio figlio ci si è appassionato tantissimo. Giuro che riesce a sentirmi iniziare a suonare dall’altra parte della casa e corre da me con la sua chitarra. È uno spasso.
Chris CassidyAmore a 12 corde
Oggi ho preso la mia nuova Builder’s Edition 652ce WHB. È una chitarra fantastica. Prima avevo una 562ce, per me era la migliore 12 corde di sempre. Però questa 652ce è un portento! Grazie, Andy, ti sei davvero superato con questa chitarra.
John CarterWood&Steel online
Provo sempre una sensazione speciale quando ricevo un nuovo numero di Wood&Steel nella cassetta delle lettere. Di solito me lo porto in giro e lo leggo da cima a fondo. Oggi stavo navigando nel vostro sito web e ho scoperto la nuova versione digitale della vostra rivista: il secondo numero del 2020. Non ho resistito e ho dovuto aprirlo per scoprire le novità del mondo Taylor!
In questa copia digitale, ho controllato subito la mia sezione preferita: “Chiedilo a Bob”. Sono rimasto senza parole! Non soltanto perché Bob è riuscito a spiegare magnificamente il dubbio del lettore sul legno “bearclaw”, ma anche per via delle immagini e dei video che hanno reso tutto più facile da capire. Fantastico! Continuate a usare questa tecnologia, così potremo comprendere sempre più a fondo il mondo delle chitarre!
Bart Marshel Goodyear, ArizonaNota dell’editore: mi fa piacere che ti sia piaciuto, Bart. Tra l’altro, Bob risponderà ad altre domande nei video dell’edizione digitale di questo numero.
I particolari contano
Nell’episodio di Primetime Live “Strings and Picks”, hanno chiesto ad Andy Powers perché le chitarre Taylor fossero spedite insieme a corde Elixir; Andy ha spiegato che con le corde rivestite (come le Elixir) si assicurano che le chitarre arrivino ai rivenditori con corde di buona qualità sonora. A mio parere è un’ottima idea. Due anni fa andai al Guitar Center di Tyler, in Texas, sicuro di comprarmi una chitarra [altra marca di chitarre]. Mi ero informato bene sui modelli “di fascia bassa” ed ero convinto di andare a colpo sicuro. Quando trovai il modello che mi interessava, presi in mano la chitarra e suonai un accordo… aveva un suono terribile, le corde erano in pessime condizioni. Dovetti ricominciare da zero: provai tutte le chitarre (sotto i 1.250 $) alla ricerca di ciò che volevo, finché non vidi una Taylor 110ce e provai anche quella. Aveva un suono cristallino. Fino a quel momento non avevo nemmeno preso in considerazione una Taylor. Quel giorno la comprai per via delle corde nuove. È questa la cosa che mi piace della Taylor: l’attenzione ai particolari.
Marshall Endsley Athens, TexasNome in codice: progetto Ebano
Nota dell’editore: questa lettera è stata scritta da uno storico proprietario di chitarre Taylor che conosce personalmente Bob Taylor. Negli ultimi anni i due si sono scambiati molte email.
Bob, volevo farti sapere una cosa che potrebbe piacerti. Come forse ricorderai, io lavoro nel reparto di strategia aziendale di Mitsubishi Chemical, che si occupa di pianificazione a lungo termine e di fusioni/acquisizioni. La settimana scorsa abbiamo annunciato la nostra ultima acquisizione, un’azienda tedesca che si occupa di riciclaggio di fibra di carbonio. Per i nostri progetti di acquisizione, usiamo sempre un nome in codice per evitare di utilizzare il vero nome dell’azienda interessata. In questo caso il nome in codice era “progetto Ebano”, e mi sono ispirato proprio a te. Ammiro molto ciò che hai fatto in Camerun per la conservazione e l’uso responsabile dell’ebano fin dal tuo primo investimento nel Paese. Ricordo di aver letto dell’enorme quantità di ebano che si spreca perché non è perfettamente nero e di come volevi usare la tua influenza sul mercato per cambiare le cose.
Nell’ambito della fibra di carbonio, la situazione è identica. Viene sprecato il 30 percento della fibra prodotta a livello globale, che di solito finisce nelle discariche perché il pubblico non ha accesso alla fibra di carbonio riciclata o non la reputa un buon prodotto. Tre anni fa, mi misi in testa di affrontare questo problema del settore, un problema che poteva essere risolto solo da una grande azienda. Da allora abbiamo investito per creare una filiera completa per questo materiale di scarto, così da potergli dare una seconda vita: il progetto Ebano rappresenta l’ultima mossa in questa direzione. Abbiamo costruito un nuovo impianto a Mesa, in Arizona, che realizzerà composti con fibra riciclata, e oggi stiamo costruendo un nuovo stabilimento in Germania che adopererà tali composti per produrre grandi pannelli rigidi per auto e apparecchi elettronici. Il progetto non è stato ancora completato, ma ci arriveremo e sarà il coronamento della mia carriera.
Quando i miei colleghi giapponesi mi hanno chiesto come mai l’avessi chiamato “progetto Ebano”, ho illustrato loro il tuo impegno con questo tipo di legname, come hai sfruttato la reputazione del tuo marchio e il potere di mercato per fare la differenza. Ci tenevo a condividere questa storia con te per farti sapere che i tuoi sforzi encomiabili portano a risultati anche in altri settori, dovresti andarne fiero! Grazie per avermi ispirato, continua così!
Ron DenooBob risponde: Ron, hai dato inizio a un programma fantastico. È meraviglioso avere la lungimiranza e la capacità di avviare iniziative come questa. Bravo. Mi fa piacere che il mio lavoro abbia contribuito alla tua ispirazione, grazie per avermelo detto. Io li chiamo progetti dimostrativi: al mio team e alla stampa dico che se non possiamo cambiare il mondo, viste le dimensioni ridotte dei nostri progetti, possiamo incoraggiare aziende migliori, più grandi e con più mezzi a fare lo stesso nel proprio settore di competenza. Ed è qui che si fa la differenza! È la tenacia di alcune persone a essere determinante. La tua storia è l’ennesima prova che siamo riusciti a dare un buon esempio. Grazie, amico mio. È una bella gratificazione.
Regalo di compleanno
Oggi la mia chitarra compie 15 anni. Il 20 luglio 2005, la mia 714ce iniziò il suo viaggio dallo stabilimento di El Cajon fino a casa mia, a San Diego. Non è poi tutta questa distanza, se penso alle 160.000 chitarre che lo scorso anno la Taylor ha realizzato e spedito in tutto il mondo. Ma San Diego è un bel posto per una chitarra.
Una buona chitarra è come un regalo di compleanno: sono sempre felice ogni volta che tolgo la mia 714ce dalla sua custodia. È perfino meglio di quando scarto un regalo, perché sono sempre contento di ciò che trovo: un design elegante, materiali bellissimi e una rifinitura impeccabile.
Il suono del top in abete Engelmann e del fondo e fasce in palissandro indiano è maturato, ma possiede ancora le qualità che mi hanno conquistato all’inizio. L’Engelmann è caldo ma non stucchevole, poi gli armonici sono bellissimi e cristallini in tutta la sua gamma musicale. Ho pensato di sostituire questa chitarra, ma facendo diversi confronti non ho mai trovato uno strumento altrettanto versatile o piacevole al mio orecchio.
Come chitarrista sono ancora un principiante, diciamo che sono a un livello intermedio/avanzato nel fingerstyle. Però mi piace anche strimpellare, perché questa chitarra rende molto bene in entrambi gli stili, e posso dire che sto continuando a migliorare (grazie a Mark Bacilla, il mio mitico insegnante): a poco a poco sto riuscendo a tirare fuori il bellissimo sound di questa chitarra, proprio come se stessi scartando lentamente un regalo.
Ho letto la tua storia e mi piace poter tracciare una linea dalla tua formazione tecnica alla chitarra che ho tra le mani. È come se tu facessi parte del mio percorso musicale, quindi mi sembra naturale scriverti questa lettera di ammirazione per il compleanno della mia chitarra. Grazie a te e al team Taylor, vi auguro un futuro pieno di successi.
Harry Eisner San Diego, California