Quando nel 2018 svelammo il design della nostra catenatura V-Class®, fummo ben chiari su cosa stavamo lanciando sul mercato: V-Class era un “motore sonoro nuovo e innovativo”, un elemento “rivoluzionario” che prometteva di “ricostruire il futuro del tono acustico Taylor”. E nonostante sembrino solo le tipiche frasi di marketing, noi ci credevamo davvero. Avevamo passato l’intera fase di sviluppo a suonare provando le chitarre con catenatura V-Class, e la differenza era palpabile.
Le opinioni di artisti, ingegneri del suono e critici sono unanimi e tutte sottolineano i grandi miglioramenti tonali: un maggiore output e sustain nel timbro, e una migliore sintonia armonica (o “intonazione”, se vogliamo) tra le note lungo tutta la tastiera. In parole povere, le chitarre suonano meglio. Stando alla critica e ai musicisti (inclusi molti di voi lettori con chitarre V-Class), la V-Class è un vero passo avanti.
Ma la promessa più importante guardava al futuro. Il mastro liutaio Andy Powers la vide come una piattaforma liberatoria che non solo migliorava la musicalità dei nostri strumenti, ma gli avrebbe permesso di esprimersi donando a ogni modello una personalità musicale ancora più unica. Ciò avrebbe poi dato modo ai musicisti di esplorare una palette di suoni acustici ancor più diversificata.
I quattro anni successivi ripagarono dal punto di vista sonoro, portando a una stabile trasformazione della linea Taylor. Oltre ad adattare la V-Class agli altri modelli Taylor già esistenti, Andy usò la V-Class per ideare un nuovo corpo, il Grand Pacific, una chitarra dreadnought a spalla tonda con un profilo sonoro diverso dall’ormai classico Grand Auditorium. E se il sound generale del corpo Grand Auditorium era più “moderno”, ovvero più chiaro e dinamico con note ben definite, quello del Grand Pacific tendeva più verso il tono tradizionale del dreadnought, più caldo e maturo, caratterizzato da note più ampie che si mescolano tra loro. Grazie alla V-Class, la Grand Pacific produce basse frequenze più definite, eliminando quelle impurità che spesso tormentavano i classici corpi dreadnought in fase di registrazione o nei live.
Oltre a tutto questo, la V-Class diede ispirazione a Andy per creare la nostra classe di chitarre Builder’s Edition premium: si tratta di strumenti che sposano alla perfezione la sonorizzazione della V-Class di ciascun modello con le rifiniture contornanti volte a un maggior comfort per migliorare la sensazione e permettere a chiunque la suoni di esprimersi più liberamente. La serie Builder’s Edition è ormai diventata una corposa collezione che consta di nove modelli ben distinti.
Poi arrivò la Grand Theater, o GT, che non solo inaugurò un nuovo corpo, ma anche una nuova categoria di chitarre con una lunghezza della scala di 612,775mm, inferiore rispetto alla nostra Grand Concert di 631,825mm. A questo giro, Andy adattò le sue idee per la V-Class alle singolari proporzioni della chitarra, dando vita così alla catenatura C-Class™, un design asimmetrico che permette alla chitarra di produrre una risposta di basse frequenze più potente rispetto a qualunque altra chitarra delle stesse dimensioni. Perfetta per i musicisti in cerca di una chitarra che combini la rapidità di una chitarra più piccola con un sound ricco e profondo.
Assolute novità in campo di forme del corpo, sia la Grand Pacific che la Grand Theater sono presto diventate i fiori all’occhiello della linea Taylor, attirando i musicisti in modi molto diversi dagli altri nostri modelli. La versatilità della Grand Pacific è paragonabile a quella dell’intramontabile Grand Auditorium; La GT, invece, ancora recente e tutta da scoprire, è in una fase di continua crescita grazie ai musicisti che ne scoprono le innumerevoli virtù: la comodità, l’incisività e l’espressività musicale che regala a chiunque la suoni.
E con l’inizio di questo nuovo anno, una notizia che non vi sorprenderà: la GP e la GT rientrano tra i nuovissimi modelli in uscita, illustrati nelle prossime righe.
AD27e Flametop
Un’esperienza Taylor più “rustica” con un look e un sound d’altri tempi
Fondo e fasce: acero massello a foglia larga
Top: acero massello a foglia larga striato
Manico: acero nero
Tastiera: eucalipto
Da un punto di vista sonoro, l’AD27e Flametop è senz’altro la novità più interessante. Monta un corpo Grand Pacific che si aggiunge alla serie American Dream con una voce completamente diversa dalle altre creazioni di casa Taylor. E così come il corpo Grand Pacific aveva segnato una linea di demarcazione dal sound moderno e fedele che caratterizza le nostre chitarre, la Flametop arriva a esplorare ancora più a fondo quel timbro caldo e profondo.
La chitarra trae origine da svariate idee musicali. Per prima cosa, negli ultimi anni Taylor ha intensificato le sue connessioni con artisti di Nashville, Los Angeles e altre comunità musicali. Il team responsabile delle relazioni con gli artisti ha indagato chiedendo a numerosi musicisti cosa cercano e cosa evitano in una chitarra acustica in base al genere che suonano, e noi ci siamo impegnati a mostrare a quanti più musicisti possibile la GP (e, di recente, la GT), presentandola come emblema della diversità acustica Taylor.
Ultimamente, sempre più musicisti di vari generi sono stati attratti dai sound acustici meno cristallini e che, anzi, enfatizzano una personalità più calda, legnosa e, talvolta, granulosa.
Data la propensione della Grand Pacific a un sound dreadnought più maturo, Andy Powers ha pensato bene di sfruttare quel corpo per sviluppare una variante leggermente diversa e con caratteristiche più vivaci, soprattutto per quanto riguarda le alte frequenze. Ha inoltre pensato che questo modello sarebbe rientrato bene nella serie American Dream, che tende ad avere un’estetica più morbida, più organica, più rustica. Al contempo, con caratteristiche funzionali più naturali che solleticassero l’interesse dei musicisti live.
Quanto alla scelta dei legni, Andy era ben conscio dei problemi di fornitura (dovuti alla pandemia e a un’impennata nelle richieste), e di nuovo cercò di usare quello che già avevamo a disposizione, una sorta di politica “svuotafrigo”: un approccio che permise lo sviluppo della serie American Dream. In questo caso, avevamo già una buona quantità d’acero e, ai fini della ricerca del sound, Andy decise di poterlo impiegare sia nel top che nel fondo e nelle fasce. Solitamente, l’acero non è molto usato nei top di chitarre acustiche (la tavola armonica potrebbe risultare un pelo imprevedibile), ma con il design della V-Class, Andy ritenne di essere in grado di controllare il movimento del top affinché rispondesse ai comandi. Soprattutto in questo caso, in cui la risposta desiderata era tutt’altro che dinamica.
Un’altra strategica decisione di design presa per ottenere il sound ricercato è stata la scelta di corde D’Addario in nichel bronzo non rivestite (.012 – .053). Questa particolare lega attribuisce alla chitarra una texture sonora molto diversa.
“D’Addario le chiama nichel bronzo perché hanno il colore delle corde avvolte in nichel, ma alla fine sono una via di mezzo”, spiega Andy. “Le corde hanno una particolare risposta se usate su un’acustica: non perdono di intensità, ma non sono neanche vivaci come ci si aspetterebbe da una muta in bronzo appena montata.”
Come illustrato da Andy nella nostra chiacchierata, le corde in nichel bronzo tendono a eliminare alcune tonalità di alte frequenze per addolcirne la risposta. Parlando della propria esperienza in studio, Andy preferisce lasciar maturare un po’ le sue corde prima di passare alla fase di registrazione.
“Spesso ricerco un sound dalla vivacità più cupa e tenue al tocco, per questo si sente più il legno e meno la corda in metallo”, afferma.
Nel complesso, tutte le singole decisioni di design che Andy ha preso (stile del corpo, legni, sfumature nella catenatura e composizione delle corde) regalano all’AD27e Flametop una voce straordinariamente persuasiva nella linea Taylor. In altre parole, un sound più asciutto, massiccio e confortevole. Oppure, per citare Andy: “Più polmoni, meno corde vocali.”
Si tratta di un profilo timbrico che attrae più facilmente i musicisti che di norma non impazziscono per il “tipico sound Taylor”, che ritengono troppo brillante.
Andy paragona le differenze timbriche e la reazione di fronte alla Flametop con il modo in cui varie tecniche fotografiche riescono a evocare sensazioni diverse.
“Immagina un fotografo ad altissima risoluzione”, dice. “Io ad esempio ho guardato un sacco di foto di onde e surfisti. I colori sono accesissimi e la messa a fuoco è impeccabile, come se si riuscisse a vedere ogni singola goccia d’acqua. Per anni, quello stile fotografico è stato considerato il non plus ultra delle foto dinamiche che ritraggono surfisti in azione, poiché si tratta di foto tecnicamente molto difficili.”
“Eppure, a volte, mi ritrovo attratto da foto con colori quasi smorzati, oppure retroilluminate o leggermente sfocate. Questo perché in questo caso l’esperienza viene trasmessa in un modo più significativo e comprensibile, rispetto alla foto super tecnica con un fuoco perfetto. È il feeling catturato che cambia.”
Allo stesso modo, afferma Andy, la scelta di legni, design, corde e plettri è paragonabile all’illuminazione e al fuoco di una foto.
“Ci sono momenti in cui ricerchiamo un dettaglio vivace, limpido e ben definito, altri invece in cui un sound diverso evocherebbe meglio l’emozione o l’impressione del momento”, afferma. “Ci sembra più umano. E lo stesso vale per la pittura. Alcuni dei dipinti più evocativi trasmettono l’emozione dietro le quinte più di quanto catturino il realismo della scena.”
È uno spunto interessante, soprattutto considerando il fatto che la maggior precisione tonale fornita dalla catenatura V-Class torna infinitamente utile in fase di registrazione, in particolar modo nel contesto moderno della digitalità, in cui l’intonazione può essere regolata elettronicamente e le chitarre acustiche risultano talvolta l’anello debole. Eppure, tutti noi sappiamo che alcuni dei brani più iconici e toccanti sono stupendamente imperfetti. È proprio l’imperfezione a renderli ancora più umani. E i chitarristi amano scoprire chitarre con personalità particolari, magari anche convenzionalmente “imprecise”. Sono proprio questi attributi a ispirarli, suscitando una risposta e una performance di un altro livello.
“Quelle “imprecisioni” ci attirano perché anche noi, in quanto persone, siamo fatti di imprecisioni”, spiega Andy. “Secondo me è questo che piace. È una sorta di somiglianza in cui ci rivediamo, e potrebbe essere proprio quello che cerchiamo per il brano che vogliamo suonare.”
Dal punto di vista visivo, Andy voleva che la personalità sonora dell’AD27e Flametop fosse rispecchiata da un’estetica appropriata. E ci è riuscito grazie alla tavola armonica in acero striato. Ha convogliato il carattere maturo di un paio di stivali o di jeans logori con una nuova cupa rifinitura in woodsmoke e un edgeburst sfumato con una satinatura su top, fondo, fasce e manico in acero. Come gli altri modelli American Dream, la Flametop presenta bordi smussati, intarsi da 4mm in acrilico italiano sui segnatasti e monta componenti elettroniche ES2 integrate (ma è disponibile anche senza). La chitarra viene spedita in una custodia Taylor AeroCase™.
AD22e
Una Grand Concert con top in legno duro entra nella serie American Dream
Fondo e fasce: sapelli massello
Top: mogano massello
Manico: mogano
Tastiera: eucalipto
Andy è un grande appassionato di chitarre dal corpo più piccolo con top in legno duro, ed era entusiasta di far rientrare la Grand Concert con top in mogano nella serie American Dream.
“C’è qualcosa di speciale nella combinazione di top in legno duro su un corpo relativamente compatto”, dice. “È divertente da suonare, fa molto blues, il focus controllato del corpo lo rende un ottimo strumento su cui suonare fingerstyle o jazz e risponde bene anche agli accordi. La combinazione si abbina anche a numerosi generi musicali.”
L’abbinamento tra sapelli e mogano enfatizza la produzione di un sound asciutto, focalizzato e legnoso, con una piacevole risposta di medie frequenze, soprattutto grazie alla catenatura V-Class®. È prettamente improntata sul comfort dato dai bordi smussati e dalla morbidezza lungo i tasti grazie alla lunghezza di scala da 631,825mm e alle corde D’Addario in fosforo bronzo rivestite e di spessore ridotto.
Tra gli altri dettagli troviamo la filettatura nera del top, gli intarsi da 4mm in acrilico italiano sui segnatasti, una rosetta con un solo anello che mette in contrasto l’acero e il nero, un battipenna in carapace sintetico, una spessa rifinitura opaca che preserva la naturalità del legno e ne ottimizza la risposta acustica e meccaniche in nichel. La chitarra monta anche componenti elettroniche ES2 integrate e include una custodia Taylor AeroCase.
GTe Blacktop
Il noce aggiunge spessore sonoro alla voce della GT
Fondo e fasce: noce americano massello
Top: abete massello
Manico: mogano
Tastiera: eucalipto
Il noce è un legno che abbiamo usato molto spesso negli anni e che qui a Taylor contiamo di usare ancora per preservare un portfolio sano e bilanciato di specie provenienti da approvvigionamenti responsabili. Con la GTe Blacktop siamo entusiasti di offrire un’altra peculiare voce GT, e non siamo riusciti a resistere alla tentazione di decorarla con il nostro blacktop.
Dal punto di vista tonale, Andy ritiene sia meglio descrivere questo modello in noce paragonandolo alla controparte della GT in Urban Ash.
“Per quanto riguarda il design della GT, il fondo e le fasce in Urban Ash regalano una sensazione simile a una chitarra da flamenco”, afferma. “Ha una risposta veloce e vivace. Il frassino è leggero tanto quanto il mogano e offre un sound istrionico, rapido e dinamico. Il noce è vagamente più denso e un pochino più pesante, per cui offrirà un supporto più solido nelle basse frequenze. Parlando di note, non è altrettanto marcato ma sicuramente un po’ più intenso. Se la versione in Urban Ash dà più l’impressione di una chitarra da flamenco, quella in noce appare più come una chitarra classica, con un peso più serio e ampio dietro ogni nota.”
Come per gli altri modelli GT, le proporzioni compatte e la sinuosità al tatto rendono questo strumento straordinariamente invitante, inoltre la catenatura C-Class riempirà una stanza con sound e amplificazione impeccabili. Tra i dettagli degni di nota troviamo i comodi bordi smussati nel corpo, una rosetta che mette in contrasto acero e nero, intarsi da 4mm in acrilico italiano per i segnatasti, un corpo con sottili rifiniture opache e top nero, e meccaniche Taylor Mini in nichel. La chitarra monta anche delle componenti elettroniche ES2 integrate ed è spedita con una custodia AeroCase leggera ma resistente.
GTe Mahogany
Questa GT ti sembrerà viva per il suo carattere nudo e crudo
Fondo e fasce: mogano neotropicale massello
Top: mogano neotropicale massello
Manico: mogano neotropicale
Tastiera: eucalipto
La famiglia GT cresce a vista d’occhio nel 2022, soprattutto con questa novità tutta in mogano. Con il suo sapore blues, questa chitarra dà il suo meglio sia negli arpeggi fingerpicking e flatpicking che negli accordi, grazie al top in mogano che ammorbidisce la risposta iniziale producendo una voce legnosa e calibrata ben bilanciata nell’intero spettro di frequenze. La sinuosità dovuta alla lunghezza della scala da 612,775mm semplifica la formazione degli accordi e il bending delle corde, rendendoli piacevoli per le dita. Si tratta di una chitarra anche divertente da elettrificare, perché la compressione naturale del top in mogano si traduce in un sound amplificato pulito e naturale, grazie anche alle componenti elettroniche ES2 integrate.
L’estetica è semplice ed elementare, grazie all’Urban Sienna (originariamente usato sulla GT Urban Ash) e alla sottile rifinitura opaca che accentuano le naturali venature nel corpo e del manico in mogano, percepibili al tatto. L’eucalipto che riveste il manico, il ponte e la paletta aggiunge una sottile variegatura, mentre i bordi smussati nel corpo favoriscono un aspetto quasi spoglio ed essenziale. Come la sua controparte in Blacktop, anche la GTe Mahogany incorpora una rosetta in acero e nero, intarsi da 4mm in acrilico italiano sui segnatasti e meccaniche Taylor Mini in nichel, e anch’essa include la nostra famosa custodia AeroCase.
GT 611e LTD
Ispirata alla 618e, questa GT in acero farà senz’altro parlare di sé
Fondo e fasce: acero massello a foglia larga striato
Top: abete Sitka massello
Manico: acero nero
Tastiera: ebano Crelicam affumicato
Questo modello di GT in edizione limitata è un bonus aggiunto per iniziare alla grande il 2022. In sostanza, è uno “spinoff” della nostra 618e Grand Orchestra in acero e abete, resa più accessibile grazie alle proporzioni compatte della GT.
Andy era molto soddisfatto della particolare presentazione estetica che aveva dato alla 618e quando l’aveva ridisegnata nel 2020 con la sfumatura Antique Blonde e l’esclusivo design di intarsi Mission (che abbiamo illustrato nel dettaglio nell’articolo sugli intarsi dello scorso numero). Dal momento che il corpo della GT deriva dalle curve della Grand Orchestra, Andy non poteva che creare una GT in acero e abete con lo stesso aspetto. E sebbene il sound non sia paragonabile alla grossa voce della sorella maggiore, la catenatura C-Class dota questa GT di incredibile potenza e profondità timbrica. In aggiunta, la sportività e la manovrabilità di questa chitarra la rendono un vero spasso da suonare.
“Si potrebbe descrivere come la maestosità di una Grand Orchestra in scala per noi mortali”, riflette Andy. “Poi possiamo aggiungere la rapidità del tocco, la sinuosità e tutti gli elementi che tanto amiamo della GT, uniti all’impatto visivo della 618.”
Proprio come la 618, la colorazione Antique Blonde apporta una bellezza delicata allo strumento, dalla leggera sfumatura sui bordi alla scura tonalità dorata sul fondo e sulle fasce che impreziosisce la bellezza dell’acero. Tra gli altri dettagli presi dalla 618e troviamo la combinazione di acero con rivestimento in koa e ivoroid, la rosetta in paua con rivestimento in koa e ivoroid, un battipenna in acero colorato e un corpo con rifiniture lucide. La chitarra monta anche meccaniche Taylor Mini in nichel ed è spedita con la nostra custodia AeroCase.