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I molti colori del koa: la nuovissima serie 700 in koa

Scorri verso il basso

La stupenda gradazione del koa delle Hawaii, la rifinitura opaca ultrasottile e la sonorizzazione vivace rivelano un look, una sensazione e un sound tutti nuovi

L’illustre eredità del koa hawaiano è strettamente intrecciata con la storia delle isole Hawaii. Questa specie nativa e presente unicamente nelle Hawaii (Acacia koa) è da secoli venerata nella cultura hawaiana. Il koa abbraccia anche un significato simbolico (“koa” significa “guerriero” in hawaiano) in quanto era usato come risorsa fondamentale per realizzare di tutto: armi, ciotole, canoe, tavole da surf, remi, ukulele e la steel guitar hawaiana resa famosa dal pioniere musicale Joseph Kukeku a fine 1800.

In realtà, fu proprio quando venne impiegato per strumenti musicali che il koa prese piede anche al di fuori delle isole. Le accattivanti melodie hawaiane suonate su quelle stesse steel guitar emigrarono negli altri stati americani a inizio 1900, grazie ai musicisti hawaiani che giravano il paese in qualità di ambasciatori culturali, diffondendo l’amore per la musica hawaiana e mischiandosi con altri generi musicali americani molto famosi come il ragtime, il country e il blues negli stati del Sud. Gli strumenti a corda in koa presero piede negli Stati Uniti negli anni ’20, grazie a compagnie come Weissenborn e Martin che avviarono la produzione di strumenti in koa. E mentre la musica hawaiana iniziò a passare di moda negli anni ’30, la stessa sorte toccò all’uso del koa negli strumenti, motivo per cui i produttori di chitarre ripresero i legni più tradizionali come palissandro e mogano.

A metà anni ’70 ci fu un ritorno del koa nel mondo delle chitarre acustiche, quando una nuova ondata di giovani liutai iniziò a lavorarlo. Bob Taylor costruì la sua prima chitarra in koa nel 1980 e, nel 1983, introdusse formalmente la serie Koa nella sua linea Taylor. Mentre Taylor cresceva come azienda e Martin reintroduceva il koa nel suo portfolio di legni, il koa riconquistò la sua fama nell’industria delle chitarre acustiche. Oggi, più di quarant’anni dopo che Bob costruì la sua prima chitarra in koa, Taylor è strettamente collegata a questo legno, forse più di qualunque altra azienda produttrice di chitarre.

Joseph Kekuku. Credit: Collezione Redpath Chautauqua, Biblioteche dell’Università dell’Iowa, Iowa City, Iowa

Negli anni, l’utilizzo del koa da parte nostra ha visto fasi di crescita e di calo, conseguentemente anche a una serie di fattori come la disponibilità della materia prima, i costi e la nostra capacità di produrre le gradazioni di legno che preferiamo, nell’ottica di mantenere uno standard estetico che segua una certa logica. In realtà, la straordinaria e tanto amata striatura del koa che usiamo nella nostra serie Koa è, in linea di massima, una minoranza presente solo in una piccola percentuale di alberi.

La Grand Concert originale di Taylor, costruita per Chris Proctor nel 1983, con fondo e fasce in koa

Crescendo sempre di più, Taylor ha affrontato sfide e opportunità nella produzione di legni come il koa. Da un lato, necessità produttive maggiori rispetto ai liutai “boutique”, ragion per cui a volte è stato più difficile per noi ottenere una certa fornitura di legno dalla gradazione pregiata usata per i modelli della serie Koa. In realtà, a metà anni ’90 e nei primi del 2000, abbiamo deciso di mettere in pausa la produzione della serie Koa e di usare questo legno con più moderazione, secondo disponibilità. In questo periodo, Taylor offrì ridotte quantità di modelli in koa in edizione limitata (talvolta molto decorate, altre volte dall’aspetto più modesto e a un prezzo più accessibile) e, dopo l’introduzione della nostra T5 semiacustica hollowbody, abbiamo tenuto le partite migliori di koa per i top della T5 Custom e per altri ordini personalizzati.

Alla fine, la serie Koa è stata reintrodotta nella linea Taylor nel 2007 e, con la sua continua crescita ed evoluzione, la maggiore struttura produttiva ci ha offerto un ecosistema di chitarre più diversificato per poter lavorare col koa non solo in termini di gradazione del legno, ma di dimensioni per le chitarre. Se pensiamo alla GS Mini in koa e ai modelli di Baby Taylor attualmente in commercio, queste chitarre più piccole permettono l’uso perfetto dei tagli di legno non sufficientemente grandi per altri modelli full-size. Questo ci permette di sfruttare al meglio ciò che l’albero offre per natura.

Inoltre, usiamo il koa anche per alcune chitarre impiallacciate. Per cui, oltre ai modelli di GS Mini e Baby (abbinati a top in koa massello), è possibile tagliare il koa più striato per creare splendide impiallacciature per il fondo e le fasce delle nostre chitarre in koa della serie 200 Deluxe. Questo regala agli amanti delle chitarre (e del koa) un’ulteriore splendida opzione tutta da scoprire.

Il valore della gradazione

Un singolo ceppo di koa può contenere una gamma di gradazioni molto diversificata. Aprire un ceppo è, sotto vari punti di vista, il momento della verità in cui scopriamo come tagliare, livellare e impiegare il legno. Il nostro obiettivo è essere il più responsabili possibile nel nostro utilizzo, massimizzando la rendita di un albero per creare chitarre e minimizzando gli sprechi dovuti all’utilizzo di pezzi di legno più piccoli per altre componenti come binding, filettatura, elementi della rosetta, e via di seguito. Inoltre usiamo il koa per alcuni nostri supporti da muro e coperchi per il cofanetto di plettri TaylorWare. In più, di recente Bob Taylor ha deciso di produrre un’edizione limitata di taglieri in koa per Stella Falone, l’azienda di utensili da cucina in legno avviata da lui stesso nel 2018 per dare un ulteriore valore all’ebano inutilizzabile per strumenti musicali.

Alla scoperta dei veri colori del koa

Negli ultimi anni, Taylor Guitars e il nostro storico fornitore Pacific Rim Tonewoods che taglia il koa per noi, hanno collaborato per investire nella produzione futura del koa. Nel 2015, abbiamo avviato un’innovativa partnership (dapprima chiamata Paniolo Tonewoods, solo di recente ribattezzata Siglo Tonewoods) volta alla riforestazione degli alberi hawaiani e alla produzione di koa nelle Hawaii. (L’articolo su questa collaborazione lo trovi qui.)

Grazie ad accordi di amministrazione a progetto presi con proprietari terrieri privati nelle Hawaii, a Siglo è concesso di tagliare un determinato numero di alberi di koa ben definito e, in cambio, noi ci impegniamo a investire ogni singolo dollaro in numerosi progetti di riforestazione. È proprio grazie a questi accordi che siamo riusciti a tagliare noi stessi un maggior numero di alberi di koa, scoprendo nel frattempo molte più varietà di questo legno che mostrano una paletta di colori e una personalità visiva ben più ricche di quelle precedentemente riscontrate con i nostri fornitori. Il mastro costruttore di Taylor, Andy Power, rimase particolarmente entusiasta dalle nuove opportunità sorte.

“Vedere tutte queste splendide tonalità è stato entusiasmante come quando abbiamo capito la potenziale variegatura dell’ebano.”

“Questo scenario mi fa pensare a come una persona cresciuta nella giungla riesca a distinguere diverse sfumature di verde, a differenza di chi è cresciuto in un ambiente urbano”, dice. “In passato, conoscevamo la legna offertaci dai segantini, ma non avevamo mai avuto l’opportunità di conoscere tutte le meraviglie della foresta hawaiana. Solitamente vedevamo solo un’estremità dello spettro cromatico del koa; quello stravagante e super venato difficilmente lavorabile, che i segantini di solito destinavano alle chitarre, mentre molti altri alberi di koa servivano per altri scopi. Iniziare a lavorare a ciascun tronco più da vicino e vedere tutte queste splendide tonalità è stato entusiasmante come quando abbiamo capito la potenziale variegatura dell’ebano. In realtà, buona parte del miglior koa viene da alberi con una grana poco striata. Le fibre di molti alberi di koa crescono in maniera più retta, un po’ come la variante genetica che determina il capello riccio, mosso o liscio.”

Nuova gradazione, nuova serie

Esaminando la splendida variegatura striata di alcuna legna tagliata, Andy pensò di trattare questo koa in modo diverso e di progettare una chitarra interamente in koa con una personalità musicale più distinta rispetto alla già esistente serie Koa.

I blocchi di koa striato che usiamo per la serie Koa denotano un trattamento esteticamente più raffinato e sfarzoso. Gli elementi visivi come un edgeburst sfumato o un corpo con rifinitura lucida elevano la beltà del legno, mentre l’intarsio Spring Vine in acero, il top in acero e la filettatura su manico e paletta aggiungono un tocco d’eleganza. (I modelli della Builder’s Edition fanno un passo avanti ancora con un poggiabraccio smussato, intarsi lucenti in abalone e il bordo del top rifinito.)

Da un punto vista sonoro, Andy afferma che la serie Koa ha una voce con un sound che rispecchia l’estetica dello strumento.

“Le chitarre della nostra serie Koa hanno una voce che riflette questa estetica ultra raffinata, ricercata ed elegante”, dice. “Sono ricche e dolci.”

“Toccando il corpo, si sentono le texture del legno, la struttura granulare, i pori.”

In contrasto, per questo nuovo koa striato, che denominiamo “Select grade”, Andy voleva creare un’estetica più organica con una risposta del legno più diretta e dinamica.

“Questa chitarra l’ho pensata da fuori verso dentro”, afferma. “Volevo iniziare concentrandomi sulla connessione tattile col legno per enfatizzare la drittezza della risposta. Toccando il corpo, si sentono le texture del legno, la struttura granulare, i pori. La distanza tra musicista e legno viene assottigliata al punto che si sente il calore della superficie del legno.”

Per questo motivo, anziché una rifinitura lucida, Andy ha optato per una opaca ultra sottile a poro aperto. Oltre ai benefici tattili, la sottile rifinitura ricopre un ruolo importante nella voce della chitarra. (Per ulteriori dettagli sull’impatto della rifinitura sul sound della chitarra, consulta la sezione laterale.) E ha poi abbinato questo elemento a una leggera variazione della catenatura sul fondo associata alla nostra architettura V-Class. Il risultato è un sound un po’ più vivace e meno filtrato rispetto a quello delle chitarre della serie Koa.

“Queste chitarre preservano la dolcezza caratteristica di una chitarra in koa, soprattutto nelle medie frequenze, ma con una risposta più diretta, più naturale, più d’impatto”, dichiara Andy. “La sottigliezza di questa rifinitura non forza troppo lo smorzamento o la compressione. Si sentono infatti più elementi tattili nel suono, come le dita, il plettro che tocca le corde, la sottile sfumatura del sound naturale del chitarrista. Per me tutto questo dipende da chi suona, permettendo di esercitare un maggior controllo sul risultato finale.”

Come la rifinitura influisce sul suono

A Taylor, usiamo rifiniture di vari spessori sul corpo della chitarra, con numerosi modelli intermedi. Ma tolto l’aspetto visivo, lo spessore (e la densità) di una rifinitura (oltre ad altri fattori come la catenatura o la specie di legno) è un ingrediente importante nella ricetta che un liutaio usa per dare voce a una chitarra.

Applicare una rifinitura al legno dona un effetto smorzato alla chitarra. È un modo utile per calibrarne la voce purché, come spiega Andy, lo spessore rientri in un determinato range.

“Quando si mette in movimento qualcosa, si ha un insieme di parti del sound: la parte musicale, lo schema di vibrazione regolare, e poi le parti rumorose da evitare”, dice. “Questo elemento rumoroso della vibrazione è paragonabile alla distorsione meccanica. Udiamo il suono come rumore, che tende ad avere una frequenza ultra alta e vibrazioni deboli e irregolari che rendono la chitarra stridente o fastidiosa, talvolta quasi metallica. Applicare la giusta quantità di rifinitura sulla superficie aiuta a silenziare quel rumore, al contempo permettendo alle più forti vibrazioni musicali di mettere in movimento l’intera struttura.”

Applicando troppa rifinitura, spiega Andy, si può perdere parte della musicalità perché la piacevole risposta armonica viene praticamente filtrata. Viceversa, anche una chitarra acustica nuda e cruda senza il minimo di rifinitura non avrà un buon sound.

“Una chitarra acustica in legno grezzo non avrà abbastanza smorzamento da bloccare le vibrazioni più crude. È un effetto che spesso accade con i materiali artificiali o sintetici. Quando il fattore smorzante di un materiale si trova al di fuori di un range musicalmente piacevole, la chitarra suonerà pesante e ruvida, perché il materiale non ne favorisce le vibrazioni musicali a discapito di quelle non musicali. Sembra complicato, ma con un mix di sound buono e meno buono, il risultato finale sarà meno soddisfacente.”

Stando seduto nella sua officina a improvvisare con uno dei modelli interamente in koa disegnati da lui stesso, Andy fa una strana analogia col caffè per descrivere il sound diverso rispetto alla serie Koa.

“Una chitarra della serie Koa è come un cappuccino preparato a opera d’arte: delicato, delizioso, bello da vedere”, dice. “Ma è sempre un insieme di tutti gli ingredienti. Queste nuove chitarre in koa sarebbero come un caffè filtrato all’americana: chicchi prelibati, ben tostati e presentati nel modo più diretto possibile, per l’esperienza koa più pura. C’è tutto il sapore col minimo del filtro. Insieme alla percezione tattile calda e invitante, il risultato è uno strumento che offre un’inspirazione musicale unica.”

Dal punto di vista estetico, Andy volle che la chitarra rispecchiasse la sua personalità musicale.

“Volevo conservare le caratteristiche tradizionali, ma focalizzandomi su materiali naturali, così abbiamo selezionato un binding in palissandro e conchiglia vera per l’intarsio”, ha affermato. “Al contempo, però, non volevo che l’intarsio risultasse troppo vistoso e pesante.”

Il design dell’intarsio, chiamato Fountain, presenta un disegno elegante ma sottile in madreperla. Tra gli altri dettagli decorativi troviamo il binding in palissandro indiano (compreso nel foro di risonanza), una rosetta in paua accentata con palissandro e acero, bordo del top rifinito in palissandro e acero, un battipenna in acero scuro e meccaniche Taylor in bronzo lucido che creano un’armonia visiva con le tonalità del corpo in koa.

Le nuove chitarre entrano ufficialmente nella linea Taylor al livello della nostra serie 700, sostituendosi ai modelli della serie 700 in palissandro/abete, a eccezione della 717e Builder’s Edition, che conserverà il suo abbinamento di palissandro e abete torrefatto, più altre specifiche. Inizialmente, le nuove chitarre in koa verranno offerte in due diversi stili di corpo, entrambi interamente in koa: 724ce Grand Auditorium e 722ce Grand Concert. Andy è sicuro della nuova collezione in koa nella nostra linea, e questa modifica comunque non va a sovrastare le altre tre serie dedicate tutte al palissandro indiano (400, 800 e 900).

Cerca subito i nuovi modelli 700 in koa online e nei punti vendita.

Gli altri componenti della famiglia di chitarre Taylor in koa

Builder’s Edition K24ce
Serie Koa

Builder’s Edition K14ce, Builder’s Edition K24ce, K24ce, K26ce, K22ce, K22ce 12-Fret, GT K21e

A rendere questa collezione così strabiliante troviamo uno splendido koa striato, pregiatissima foggia e un vasto assortimento di modelli. Dalla compatta GT alla spassosa 12 tasti a un paio di gioiellini Builder’s Edition, la serie Koa mostra tutta l’eleganza di un’ampia gamma di personalità musicali.


224ce-K DLX
Serie 200 DLX

214ce-K DLX, 224ce-K DLX

Scegli tra il top in abete o in koa per questi modelli Deluxe, con una splendida impiallacciatura in koa per fondo e fasce, una rifinitura lucida per il corpo e la custodia rigida.


214ce-K SB
Serie 200

214ce-K, 214ce-K SB

Fondo e fasce impiallacciati in koa con top in abete impreziosito da una rifinitura o da uno splendido edgeburst sfumato che contorna tutto il corpo.


GS Mini-e Koa Plus
GS Mini

GS Mini-e Koa, GS Mini-e Koa Plus, GS Mini-e Koa Bass

La gettonata famiglia della GS Mini consta di tre modelli in koa, tutti con top in koa e fondo e fasce impiallacciati in koa. I modelli Plus presentano un corpo con edgeburst sfumato e la resistente AeroCase, mentre il piacevolissimo basso è uno spettacolo in tutti i sensi.


Serie Baby

BTe-Koa

Super portatile e un piacere da suonare, la nostra chitarra in koa più compatta fa un figurone in ogni situazione.

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