Bob, che cos’è esattamente il legno di acacia? Si usa per qualche componente delle chitarre?
Ps. Di recente, ho acquistato una 362ce, una chitarra facile da suonare e con un suono meraviglioso! Read Answer
Sì, Patrick, in effetti alcune specie di acacia si usano per le chitarre. Proprio come esistono diverse varietà di abete e palissandro, esistono diverse specie di acacia: più di un centinaio, in effetti. Usiamo spesso l’acacia koa delle Hawaii e l’acacia melanoxylon (ossia, il blackwood della Tasmania). Qui negli Stati Uniti, l’acacia è una pianta ornamentale. Ma ne esistono diverse varietà. In Florida, dove vivi tu, probabilmente troverai quel tipo di acacia, se vedi dei fiori di un colore giallo acceso. La maggior parte di questi alberi è originaria dell’Australia e fu piantata qui anni fa. Il legno nero (blackwood) di alcune chitarre che costruiamo viene direttamente dall’Australia, ma abbiamo smesso di usare entrambe queste varietà a favore delle specie che vengono coltivate qui in California, alberi urbani destinati a morire o a costituire un pericolo. Quindi, sì, anche se non le commercializziamo come tali alla stessa maniera in cui facciamo per l’Urban Ash, di fatto il legno di gran parte delle nostre chitarre in blackwood è di provenienza urbana. Qui, in genere, lo chiamiamo acacia nera, blackwood della Tasmania o blackwood australiano. E sì, la tua nuova 362ce ha proprio fondo e fasce in acacia.
Con il passare del tempo, le chitarre reagiscono diversamente all’umidità? Ho sentito dire che quando le resine del legno si cristallizzano nel tempo, la chitarra ha meno probabilità di perdere o assorbire umidità. È vero? Read Answer
Sì, Eric, in parte è vero. Ma in ogni caso subirà sempre delle variazioni, a prescindere da quanto è vecchia. Per questo gli oggetti antichi in legno o in tessuto nei musei si trovano sempre in ambienti a clima controllato. Insomma, se una scultura di legno di Tutankhamon non è abbastanza vecchia per smettere di subire mutamenti di volume, non lo è neanche una chitarra di vent’anni. La verità, però, è che spesso le chitarre vengono esposte ad ambienti super secchi o super umidi nei primi anni della loro vita, così si rimpiccioliscono o si gonfiano eccessivamente. Questo spesso dona una nuova forma permanente al legno. Ecco perché a volte non basta una riumidificazione a colmare le incrinature di una chitarra. In realtà, nel 95% dei casi sì, ma in casi estremi non è possibile perché il legno si è seccato fino ad acquisire una nuova forma ormai permanente. Questo può dare l’impressione che sia più stabile. Ed è vero, peccato che lo sia diventato dopo la costruzione della chitarra anziché prima. Questo è uno dei motivi per cui, nel nostro processo di essiccazione, abbiamo iniziato a sottoporre gran parte del nostro legno a tre o quattro cicli di essiccazione in forno. Ci vogliono mesi, ma in questo modo riusciamo a rimpicciolire quel componente il più possibile. Un po’ come stringere dei jeans già in fase di produzione. Dobbiamo creare delle oscillazioni di umidità per raggiungere quest’obiettivo. Ci vuole molto lavoro, però ne vale la pena, quindi lo facciamo. Se una chitarra invecchia lentamente nel tempo senza grossi traumi da umidità, ma subendo lievi oscillazioni, diventa effettivamente più stabile e senza subire danni. È comunque consigliabile tenerla in ambienti sani, cosicché maturi e acquisisca una buona forma nel tempo. Succederà in ogni caso, ma proprio come una scultura di Tutankhamon, acquisterà valore con gli anni, quindi trattala sempre bene. Non essere maniacale, ma trattala bene.
A parte il legno, la filiera di Taylor è stata colpita da ritardi o scarsità di materiali (sulla scia del COVID e dell’aumento della domanda) che si sono ripercossi sulla capacità produttiva dell’azienda? Read Answer
Sì, Marco. Il mercato sta attraversando una penuria di resina, e questo si ripercuote su tutta la filiera: materiali per le finiture, costruzione di nuovi forni con schiuma poliuretanica, materie plastiche come binding e vinili per i rivestimenti delle custodie. Strumenti deperibili come punte da trapano, lame, frese. Materiali come carta vetrata o fettucce. Strumenti per l’accordatura. Componenti dei pickup come i preamplificatori. E anche sulla spedizione. Alcuni prodotti il cui trasporto impiegava dai 30 ai 45 giorni via mare, ora ci mettono sei mesi ad arrivare. Spesso si vedono le navi al largo di Long Beach che aspettano mesi e mesi per entrare nel porto. Gli scaricatori non possono ritirare i prodotti all’interno di quelle navi. La dogana non può controllarli. E non ci sono mezzi per consegnarceli. Questi ritardi causano uno stallo dei container usati in tutto il mondo, e di conseguenza una loro carenza. A volte ci vogliono mesi per ottenere container che spediscano le nostre chitarre oltreoceano. Per non parlare della mancanza di personale. E ricorda che chiunque rifornisca Taylor Guitars sta attraversando la stessa identica situazione. Per fortuna, non solo ci avvaliamo dei migliori fornitori, ma miriamo anche a essere i loro migliori clienti. È il mio mantra da decenni, e i nostri collaboratori lo prendono molto a cuore. Queste relazioni ora stanno dando i loro frutti, perché i nostri fornitori s’impegnano a rifornirci personalmente. Abbiamo rapporti di collaborazione che vanno avanti da 40 anni, ed è davvero appagante sapere che il team di Taylor va ben oltre i confini della nostra azienda. Quindi ne approfitto per ringraziare tutti i nostri fornitori per la loro dedizione. E comunque, quest’anno abbiamo fabbricato e spedito più chitarre che mai prima d’ora. Questo sì che si chiama lavoro di squadra!
Qual è l’effetto di una grana più fine rispetto a una più larga sul legno del top di una chitarra? Read Answer
È molto semplice, Eric: un legno con una grana più larga suona meglio. Secondo me è dovuto al fatto che in questo modo pesa di meno ed emette una vibrazione migliore. Ciò non significa che ogni strumento con grana ampia avrà un suono migliore di uno a grana fine, ma generalmente, per la mia esperienza, è così. Non che io abbia suonato ognuna delle oltre due milioni di chitarre che abbiamo costruito, ma ne ho viste e sentite abbastanza da essermi fatto un’idea. E, ovviamente, come vale per le medicine (una va bene, ma due non sono necessariamente meglio), ci sono eccezioni a ogni regola. Il legno del top deve rispecchiare una serie di criteri perché si ottenga una buona chitarra, e quando suoni devi adeguarti a quelli.
Bob, ti preoccupa che un’altra azienda, diciamo ad esempio una fabbrica in Cina, possa iniziare a copiare i vostri processi manifatturieri e invadere il vostro mercato? Specialmente dato il vostro livello di innovazione, quanto è importante per voi proteggere la proprietà intellettuale che tutela i vostri design? Read Answer
Ottima domanda, Devon. Mi preoccupa il nostro progresso, più che quello degli altri nei nostri confronti. Se continuiamo a dedicarci allo sviluppo operativo, riusciremo sempre a prosperare. Non è un confronto con gli altri, ma con noi stessi. È vero, la nostra fabbrica è aperta al pubblico. E sì, forse rischiamo di svelare qualche segreto qua e là. Ma l’unico segreto che fa la differenza è il nostro modo di pensare. Costruiamo chitarre ogni giorno, ma ogni giorno è una sfida! Ogni giorno ce la mettiamo tutta. Ho sempre pensato che se qualcuno visita il nostro negozio, torna a casa con 100 foto e tante idee innovative, e poi in qualche modo ci batte, allora non aveva neanche bisogno di vedere la nostra fabbrica, perché di sicuro aveva già quelle idee in mente dall’inizio, quindi la visita è del tutto ininfluente. Non avanzare significa indebolirsi, a prescindere da ciò che fanno o non fanno gli altri.
In quanto appassionato di costruzione in generale, non solo di liuteria, di quali altri progetti vai fiero? Read Answer
Beh, Mark, costruisco spesso mobili per me. Ho imparato col tempo e richiedono abilità molto diverse da quelle che ci vogliono per una chitarra. Inoltre, ho dovuto imparare a costruire pezzi che rispecchino i miei gusti. Sono stato aiutato da una persona che lavorava per Taylor e che è diventato un caro amico. Si chiama Richard Berry e ora è in pensione, ma quando arrivò da noi aveva lavorato come falegname e costruttore di mobili. Aveva acquisito le sue conoscenze di progettazione da un mentore, e allo stesso modo le insegnò anche a me. Adoro anche dedicarmi al mio Land Cruiser del 1997, che uso per le consegne nel sud della West Coast degli Stati Uniti e in Bassa California. Ogni anno modifico il mio Land Cruiser aggiungendo opzioni di comfort o guida per quando sono nelle aree desolate della Bassa California.
Bob, hai mai valutato l’idea di insegnare questo mestiere alle superiori: la liuteria, la falegnameria o qualcosa di inerente alle arti industriali? Saresti di grande ispirazione per molti giovani in questo campo. Read Answer
Grazie della fiducia, Andrea. Ci ho pensato, ma alla fine cerco sempre di fare quello che solo io so fare e di influenzare positivamente le persone. Ciò che amo di lavorare a Taylor Guitars è che posso fare tante cose diverse: costruire chitarre, occuparmi dell’azienda, aiutare con liuteria e vendite allo stesso tempo, e persino piantare alberi e utilizzare materiali in modo più consapevole, cercando di trasmettere questa mentalità. Ho quasi 67 anni ormai e non mi dispiacerebbe tornare qualche anno indietro per avere più tempo per fare altre cose. Magari mi piacerebbe anche insegnare ai giovani.
Ho visto dei video che mostrano che se è il ponte ad avere delle fessure sagomate, anziché i perni, l’angolo di inclinazione delle corde sarà migliore, e la corda risulterà ben allineata alla superficie del ponte, trasferendo così l’energia in modo più efficiente e migliorando suono, sustain, proiezione, volume e prestazioni generali. Da un punto di vista manifatturiero, basterebbe qualche piccolo ritocco con la fresatrice CNC quando si lavora al ponte, e i costi per realizzarlo sarebbero minimi. Poi sposerebbe perfettamente la filosofia Taylor di rifuggire la tradizione in favore dell’innovazione. Ci avete mai pensato? Read Answer
[Ndr: il maestro liutaio Andy Powers ha risposto volentieri a questa domanda.]
Ryan, si tratta di un dibattito che va avanti da tempo, con sostenitori da entrambe le parti. Personalmente, ho ascoltato tante volte entrambe le versioni, anche sulla stessa chitarra, e ho trovato in entrambi i casi dei lati positivi. Con i perni sagomati, la fermezza del perno incastrato nella fessura tende ad ancorare la corda molto saldamente, consentendo un connubio fisico e sonoro molto forte e diretto. Un ponte sagomato con un perno pieno permette un buon fissaggio dei pioli sul ponte, che tuttavia non riesce ad ancorare sempre bene e non gestisce la lunghezza della corda in eccesso dietro alla selletta in modo altrettanto affidabile, perché il fissaggio della corda dipende interamente dalla sua tensione e capacità di legarsi saldamente ai pioli. In ogni caso, l’angolo di inclinazione è facile da controllare regolandosi con la geometria della rampa.
Nelle nostre chitarre, in genere usiamo tre versioni diverse:
- Perno sagomato e ponte parzialmente sagomato per controllare l’angolo di inclinazione e la posizione della corda sulla selletta
- Osso del ponte, tavola armonica e ponte totalmente sagomato da usare sulle chitarre a 12 corde per controllare meglio estensione delle corde, disposizione, spaziatura e angolo di inclinazione
- Un perno del ponte brevettato e completamente sagomato che ancora l’estremità rotonda del piolo per limitare la tensione della curvatura e ottenere un buon assemblaggio del top, attualmente utilizzato sulle nostre chitarre GS Mini Bass
Adoro le chitarre Taylor, ho una 414ce e ne vorrei una nuova. Il problema è che non c’è modo di provare gli altri modelli. Vivo a più di due ore dalla grande città più vicina e il nostro negozio “locale” (cioè a un’ora di distanza), un rivenditore autorizzato Taylor indipendente, non ha molti articoli: forse una serie 100 o 200 qualche volta, a dir tanto. Certo, è possibile acquistare da uno dei rivenditori online a scatola chiusa, ma anche se hai provato un modello specifico, è abbastanza rischioso comprare una chitarra senza averla mai suonata. Non c’è nemmeno modo di provare quel modello, figuriamoci quella specifica chitarra. È possibile riservare qualche prodotto per i rivenditori indipendenti e i loro clienti? Read Answer
[Ndr: abbiamo chiesto al vicedirettore del reparto vendite Taylor, Monte Montefusco, cosa ne pensasse.]
Alan, grazie per averci contattato. Immagino tu non sia l’unico con questo problema. Abbiamo lavorato 24 ore su 24 alla costruzione di chitarre per soddisfare la domanda dei clienti. Gli strumenti che inviamo non rimangono invenduti a lungo. Se solo la giornata fosse più lunga!
Stiamo facendo il massimo per ampliare la disponibilità Taylor. Ogni rivenditore nella tua area ha ricevuto più chitarre dell’anno scorso, ma a quanto pare non è bastato. Ogni punto vendita acquista le chitarre in anticipo. Quindi ti consiglio di contattare il tuo rivenditore “locale” e scoprire quali sono i prossimi prodotti in arrivo, magari chiedendogli di avvisarti quando ha una chitarra che ti interessa. Non temere, stiamo costruendo più chitarre che mai, e le troverai presto disponibili.
Cerchi altro Chiedi a Bob? Guarda tutte le risposte video di Bob dal digitale Wood&Steel e scopri di più su ebano, abete rosso, tastiere in eucalipto e molto altro.