Un divertimento che fa sul serio

Scorri verso il basso

Arriva una chitarra del tutto nuova in termini di dimensioni, suono e sensazioni. La nuova Taylor GT combina un sound professionale a una forma versatile e divertente.

“La Taylor realizzerà mai una chitarra parlor?”

Questa è una domanda che viene posta spesso all’assistenza clienti Taylor. Ma Glen Wolff, il nostro manager dell’assistenza clienti, sostiene che non sempre le persone sanno definire esattamente cosa vogliono, perciò fanno riferimento a chitarre simili, come le chitarre parlor o, talvolta, le GS Mini in legno massello.

“Non è che i clienti vogliono a tutti i costi una chitarra parlor tradizionale”, afferma Wolff. “A loro piace la comodità delle chitarre compatte, anche se non vogliono scendere a compromessi in termini di resa sonora. Quindi presuppongono che una chitarra dal corpo ridotto, come le parlor o le GS Mini in legno massello, riesca a combinare le due cose”.

Ma c’è un inghippo: una GS Mini in legno massello non offre una differenza sonora sostanziale. Fidatevi, il mastro liutaio Andy Powers ne ha realizzate diverse per verificare questa teoria. Lui sapeva già che non era possibile, ma ci ha provato lo stesso, utilizzando colla proteica e altri materiali all’avanguardia per ampliare al massimo la risposta tonale. Alla fine, però, il risultato è stato talmente trascurabile da non poter giustificare la produzione di un modello con tali caratteristiche.

“Le dimensioni della Mini hanno dei limiti strutturali oltre i quali non ci si può spingere”, afferma Andy. “È un’ottima chitarra per le sue dimensioni, ma non si può amplificare molto il suono senza allungare le corde”.

Qualche anno fa, Bob Taylor giunse alla stessa conclusione quando cercò di sovralimentare la Baby Taylor, la nostra prima chitarra da viaggio, per darle una voce più possente.

“Di solito scopriamo che se restiamo entro i limiti di un determinato design, a prescindere da quante modifiche apportiamo, non è possibile ottenere cambiamenti notevoli”, raccontava Bob in un articolo di Wood&Steel del 2010, in cui illustrava le modifiche iniziali al modello Baby che portarono alla nascita della GS Mini. Bob capì che aveva bisogno di una tastiera più lunga e di un corpo più grande, e il resto è storia: la GS Mini diventò uno dei modelli Taylor più venduti.

Ma Bob conosce bene anche i limiti sonori della Mini riconducibili alle sue dimensioni.

“Se dovessi descrivere il sound della Mini, lo definirei divertente e diretto”, spiega Andy. “Ma se suonaste un GS Mini per tanto tempo e poi passaste a una Academy 10, che è una chitarra più grande, restereste a bocca aperta”.

Dimensioni da viaggio e standard

Se pensate alle diverse dimensioni delle chitarre acustiche con corde in acciaio, di solito vengono suddivise in due categorie: dimensioni standard e dimensioni da viaggio (quest’ultima è chiamata così perché facilmente trasportabile). Una delle caratteristiche principali è rappresentata dalla lunghezza delle corde, o lunghezza della scala, che si riferisce alla lunghezza massima della corda, dal capotasto alla sella, quando vibra senza essere premuta.

In generale, le chitarre da viaggio hanno una minore lunghezza della scala, che può raggiungere i 23-1/2 pollici, pari alla lunghezza della scala della GS Mini. Di solito le chitarre a dimensioni standard, o a scala completa, hanno una lunghezza compresa tra i 24-3/4 e i 25-1/2 pollici. Le normali chitarre Taylor a dimensioni standard hanno due lunghezze della scala: 24-7/8 pollici nei nostri modelli Grand Concert e nelle Grand Symphony riprogettate, e 25-1/2 pollici per i nostri altri modelli, che generalmente sono piuttosto lunghi rispetto alle normali lunghezze della scala.

Se avete prestato attenzione alle chitarre introdotte da Andy, a partire dal suo arrivo alla Taylor una decina d’anni fa, avrete notato che ha esplorato molto i nostri modelli Grand Concert a 12 tasti (lo stile del corpo della Grand Concert è il più piccolo tra le nostre chitarre a dimensioni standard). Dopo essere stati aggiornati, questi modelli riescono a combinare una minore grandezza del corpo, con un manico ridotto a 12 tasti, a una lunghezza della scala di 24-7/8 pollici, andando a creare una chitarra comoda da suonare quando si è seduti e che facilita il movimento delle dita.

Fin dal loro debutto, le nostre chitarre a 12 tasti godono di una vasta popolarità tra i musicisti, in particolare tra chi vuole ridurre l’affaticamento della mano che preme le corde. Ma queste chitarre offrono anche un’ottima risposta tonale, specialmente nelle frequenze medie, grazie in parte alla posizione del ponte vicino al centro della sezione inferiore.

Inoltre, Andy è riuscito a sfruttare i punti di forza della nostra piattaforma a 12 tasti/Grand Concert per realizzare modelli a 12 corde che vengono incontro alle esigenze dei musicisti, come la 562ce, la 362ce e la nuova Builder’s Edition 652ce: adesso queste chitarre, che erano già ben note per essere le 12 corde più facili da suonare, hanno raggiunto nuove vette di comodità e utilità musicale.

Tra le altre cose, Andy ha concepito una forma intermedia tra le dimensioni standard e da viaggio, soppesando le possibilità offerte da una chitarra che si trovi più o meno a metà strada tra la GS Mini e la Grand Concert in termini di grandezza e lunghezza della scala.

“Ho cominciato a esaminare quella zona inesplorata tra le lunghezze convenzionali della scala standard e da viaggio, per arrivare alla conclusione che mancava qualcosa”, racconta. “Era come se ci fosse un’altra categoria ancora nascosta. Volevo creare una chitarra che fosse abbastanza grande da avere una buona sonorità, ma al contempo abbastanza piccola da avere una comodità e una suonabilità senza pari”.

Una nuova lunghezza intermedia della scala

Come nel caso delle proporzioni del corpo, la lunghezza della scala rappresenta una scelta fondamentale nella creazione di una chitarra.

“Tra le principali decisioni che un liutaio deve prendere quando vuole progettare uno strumento, la lunghezza delle corde è una delle prime”, afferma Andy. “Questo parametro influenzerà quasi tutte le scelte successive”.

Quando ha iniziato a progettare le dimensioni di questa nuova chitarra, Andy ha raggiunto ciò che definisce una lunghezza intermedia della scala, che misura 24-1/8 pollici, la stessa lunghezza delle corde se si suona una chitarra da 25-1/2 pollici con un capotasto sul primo tasto.

“Alcuni chitarristi, me compreso, a volte abbassano di un semitono l’accordatura della chitarra”, spiega. “Certi musicisti preferiscono fare così in modo da poter cantare più facilmente in un registro, mentre altri apprezzano semplicemente la tensione minore delle corde: quando abbassi le corde di un semitono, queste si flettono di più, come se si fosse ridotto lo spessore. Sebbene questa sensazione di flessibilità possa risultare molto allettante, io non voglio sempre suonare con un semitono abbassato; a me piace suonare con una tonalità da concerto, soprattutto quando sono insieme ad altri musicisti. Per testare questa lunghezza della scala, ho preso una normale lunghezza da 25-1/2 pollici, l’ho abbassata e ho messo un capotasto sul primo tasto”.

Il chitarrista e direttore musicale Nicholas Veinoglou offre una dimostrazione del timbro audace e brillante della GT.

Creare un nuovo stile del corpo

Una volta definita la lunghezza della scala, Andy ha cominciato a progettare il nuovo stile del corpo, immaginandosi una via di mezzo tra GS Mini e Grand Concert. Ha pensato a una forma senza spalla mancante con le linee del corpo della Grand Orchestra, riducendole. Sebbene la larghezza della sezione inferiore (15”) e della profondità del corpo (3-3/4”, misurata al foro di risonanza) siano le stesse della Grand Concert, la lunghezza del corpo (18-1/2”) è più corta di un pollice.

Il corpo è stato rinominato “Grand Theater”, seguendo la tradizione dei nostri stili del corpo. Tuttavia, nel campus Taylor le hanno dato il nomignolo di “GT”, che si presta alla personalità musicale giovane e divertente di questa chitarra.

La nuova catenatura C-Class

Per dare voce alla GT, Andy ha sfruttato gli stessi concetti costruttivi dell’innovativa catenatura a V (nello specifico l’interazione tra rigidità e flessibilità delle corde) per ottenere un sustain duraturo e un volume piacevole. Tuttavia, avendo a disposizione un corpo leggermente più piccolo, Andy ha voluto modificare ulteriormente la risposta in frequenza, progettando una catenatura asimmetrica.

“La V-Class è stata ideata per avere una risposta lineare lungo tutto il registro”, spiega. “Ogni nota ha una caratteristica decisamente uniforme. Invece, lavorando con questa chitarra piccola e perfettamente proporzionata, ho cercato una risposta tonale più asimmetrica. Grazie all’architettura asimmetrica di questa chitarra, posso ampliare la risposta delle frequenze basse. Normalmente è complicato ottenere una buona risposta delle basse nei corpi piccoli, poiché la superficie che sposta l’aria è ridotta. Usando questa catenatura modificata, invece, la risposta tonale sembra nascondere le sue dimensioni ridotte, andando ad aumentare il fattore divertimento”.

Poiché l’architettura impiega un design a cantilever (o a sbalzo) per dare voce alla chitarra, abbiamo deciso di chiamarla catenatura C-Class.

Il debutto con l’Urban Ash

Sia Andy che Bob Taylor hanno colto l’opportunità data da questa nuova chitarra per confermare l’uso dell’Urban Ash, un legno introdotto all’inizio di quest’anno con la Builder’s Edition 324ce e la nuova Grand Symphony 326ce, che fa il suo debutto in questo numero. Questo tipo di legno viene ricavato in maniera sostenibile dai frassini prossimi all’abbattimento delle aree urbane nella California del sud; le proprietà tonali di questo frassino sono paragonabili a quelle del mogano dell’Honduras: secco, legnoso e con un piacevole calore delle medie.

È un albero che Bob Taylor ha definito con affetto “il golden retriever” dei legni per chitarre.

“Questo frassino vuole solo farti felice”, afferma. “È facilissimo da lavorare in ogni aspetto – stagionatura, taglio, sabbiatura – oltre ad avere ottime qualità musicali”, sostiene. “È perfetto sotto ogni punto di vista”.

Il fondo e le fasce in frassino massello sono abbinati a un top in abete massello. Proprio come le nostre nuove chitarre American Dream, la tastiera, le chiavi delle meccaniche e il ponte sono realizzati in eucalipto fumé, un materiale bello e resistente. Gli osservatori più acuti noteranno che le dimensioni del ponte sono state ridotte per adattarsi al corpo della GT.

Il nuovo modello sarà presentato con il nome di GT Urban Ash, con l’opzione di installare la nostra elettronica ES2 integrata. Come nel caso dei modelli American Dream, il costo della GT sarà il più basso tra tutte le nostre chitarre prodotte negli Stati Uniti – sarà nella stessa fascia di prezzo della serie 200 Deluxe: le GT e le American Dream sono le chitarre più economiche tra tutte quelle realizzate in legno massello negli Stati Uniti.

Le caratteristiche della GT Urban Ash comprendono intarsi della tastiera in acrilico italiano (motivo Pinnacle), una rosetta con tre anelli in koa, filetto della tavola nero, colore Urban Sienna sul frassino del fondo e delle fasce, una sottilissima finitura satinata da 0,05 mm, mini-meccaniche Taylor in nickel e la nostra custodia AeroCase leggera e resistente.

Andy e il nostro gruppo di sviluppo dei prodotti hanno grande fiducia nelle potenzialità della GT ed è possibile che prossimamente saranno introdotti nuovi modelli in altre serie della linea Taylor.

Una sensazione “perfetta”

Dal momento che si tratta di una chitarra nuova in tutto per tutto – lunghezza della scala, forma del corpo, dimensioni del manico e catenatura – la magia della GT deriva dall’armonia di questi elementi, che vanno a creare una sensazione e un suono unici. Fin dalle prime bozze, Andy ha voluto trovare una nuova categoria di chitarre a metà strada tra le dimensioni standard e da viaggio, cosa che ha conferito alla GT un’aura di “perfezione” nel campus Taylor. Non a caso, il nome ufficiale del suo progetto, datole dal gruppo di sviluppo dei prodotti, era “progetto Riccioli d’oro” (nella favola la protagonista mangia un porridge dalla temperatura “perfetta”).

Le corde della GT sono a tensione bassa (.012-.053), come se si abbassasse di un semitono l’accordatura di una chitarra da 25-1/2”. La tensione ridotta fa sembrare che monti una muta di corde da 11 (Custom Light, .011-.052), dando una bella sensazione di flessibilità ma senza perdere la potenza offerta dalle corde più spesse.

Lo spazio ridotto tra i tasti rende anche più semplice l’esecuzione di accordi complessi.

“Quando provate a fare un accordo complesso che copre diversi tasti, con la GT risulterà più semplice rispetto a tante altre chitarre”, spiega Andy. “Anche per chi ha le dita lunghe, le dimensioni di questi tasti sono molto comode, è come se si suonasse più in alto sulla tastiera. Grazie alla minore tensione delle corde, è più facile premere sui tasti, mentre gli spazi ridotti offrono una maggiore destrezza”.

Un’ulteriore distinzione, rispetto agli altri modelli Taylor, è data dall’ampiezza del capotasto, da 1-23/32 pollici – più largo dei capotasti da 1-11/16” e più stretto di quelli da 1-3/4” – che garantisce un comodo distanziamento tra le corde; questo aspetto, abbinato alla compattezza dell’attaccatura tra manico e corpo, avvicina le vostre mani, riducendo la fatica quando si eseguono accordi barré.

Il legame tra auto e chitarre GT

Le similitudini tra le caratteristiche musicali della Taylor GT e la GT in quanto categoria di auto sportive non sono sfuggite ad Andy. Nell’industria automobilistica, la designazione GT (acronimo di “grand tourer”, derivato dall’espressione italiana “gran turismo”) sta a indicare auto sportive maneggevoli e veloci, dotate di optional di lusso che le rendono comode e divertenti da guidare per lunghi lassi di tempo.

“Questa chitarra possiede qualità simili”, sostiene Andy. “Offre una maneggevolezza eccezionale e una risposta rapidissima, che la rendono una chitarra estremamente divertente da suonare. Le dimensioni compatte e la tensione ridotta delle corde”, aggiunge, “fanno sì che la GT sia la chitarra più facile da suonare tra tutti i modelli in legno massello della linea Taylor, riducendo la stanchezza delle mani quando si suona a lungo”.

Per quanto Andy adori elencare tutte le caratteristiche che conferiscono alla GT un’identità musicale unica (oltre ad apprezzare i molti appassionati di chitarre Taylor a cui interessano gli approfondimenti più tecnici), ritiene che per convincere i musicisti sia molto più facile fargli provare lo strumento. Come nel caso della GS Mini, la comodità della GT la rende molto accessibile, mentre la qualità del suo sound spingerà i musicisti a dare il meglio di sé.

“Non è necessario conoscere nel dettaglio il funzionamento di questa chitarra per poterla suonare con soddisfazione, proprio come non è necessario essere un meccanico per guidare con piacere”, afferma Andy. “L’importante è prendere in mano la chitarra e iniziare a suonare”.

La ricca risposta musicale della GT Urban Ash spazia da toni alti cristallini a bassi gutturali, come dimostrato qui da Nicholas Veinoglou.

Il successo tra gli artisti

Negli ultimi mesi Jay Parkin, membro del team di marketing della Taylor, presentatore del nostro podcast From the Factory e dei video settimanali Taylor Primetime in streaming sul nostro canale YouTube, ha collaborato con Tim Godwin, direttore delle relazioni con artisti, per far provare la GT a diversi musicisti. Non ce n’è stato uno che non abbia apprezzato il suo feel, la sua reattività e la sua resa timbrica.

“Questa chitarra è fantastica perché adoro il sound delle acustiche grandi, però io sono piccolina”, racconta la cantautrice di Los Angeles Sara Niemietz. “Per me è perfetta, è veloce e ha un suono incisivo”.

Thunderstorm Artis, KT Tunstall, Chris Conley e altri artisti Taylor danno il loro parere sulla Taylor GT.

Chris Conley, cantante e chitarrista del gruppo rock Saves the Day, ha scritto a Jay: “Ma perché è così perfetta? Non riesco a smettere di suonarla. Dico davvero”.

Keith Goodwin, membro della band Good Old War, ha scritto: “OH PORCA PUPAZZA. Non ho mai suonato una chitarra così in vita mia”.

Nick Veinoglou vive a Los Angeles ed è un chitarrista, compositore, insegnante e direttore musicale che partecipa a tour nazionali e internazionali con Jordan Fisher e Bazzi, artista sotto contratto con la Atlantic Records. Si è innamorato della chitarra appena l’ha provata.

“Non mi era mai capitato di sentirmi così a mio agio con una chitarra nuova”, afferma. “Mi fa tornare in mente i motivi per cui ho iniziato a suonare”.

Jay si è fatto un’idea dopo aver registrato la chitarra per la creazione di alcuni video.

“Questa è una perfetta chitarra da registrazione”, sostiene. “Ha un suono imponente e al contempo focalizzato”.

Il cineasta e tecnico del suono Gabriel O’Brien, che ha firmato l’articolo sulla registrazione di chitarre acustiche all’interno di questo numero, l’ha suonata e registrata a lungo.

“È così facile da suonare”, dice. “Ha tutte le qualità che la gente cerca in una GS Mini con caratteristiche premium – corde più leggere, un capotasto più largo, legno massello, una scala leggermente più lunga – ma sono questi elementi a contraddistinguere la GT. L’ho utilizzata nel mixaggio di alcuni video e se l’è cavata egregiamente. L’ho usata molto spesso, anche quando ero in pausa. Il suono mi piace a tal punto che ho deciso di registrare di nuovo le mie parti con la chitarra in un altro progetto”.

Potrete trovare la nuova Taylor GT Urban Ash nei rivenditori Taylor autorizzati a partire da ottobre. Per conoscere nel dettaglio lo sviluppo della GT, potete guardare il nostro video podcast From the Factory, in cui Andy Powers e Bob Taylor approfondiscono la questione.

Coraggio

Scorri verso il basso

La cultura dell'innovazione di Taylor si fonda su una base di passione, risoluzione dei problemi e risolutezza. Durante i periodi difficili sappiamo come rispondere – ovvero prendendoci cura degli altri tanto quanto di noi stessi.

Questa è una domanda che viene posta spesso all’assistenza clienti Taylor. Ma Glen Wolff, il nostro manager dell’assistenza clienti, sostiene che non sempre le persone sanno definire esattamente cosa vogliono, perciò fanno riferimento a chitarre simili, come le chitarre parlor o, talvolta, le GS Mini in legno massello.

“Non è che i clienti vogliono a tutti i costi una chitarra parlor tradizionale”, afferma Wolff. “A loro piace la comodità delle chitarre compatte, anche se non vogliono scendere a compromessi in termini di resa sonora. Quindi presuppongono che una chitarra dal corpo ridotto, come le parlor o le GS Mini in legno massello, riesca a combinare le due cose”.

Ma c’è un inghippo: una GS Mini in legno massello non offre una differenza sonora sostanziale. Fidatevi, il mastro liutaio Andy Powers ne ha realizzate diverse per verificare questa teoria. Lui sapeva già che non era possibile, ma ci ha provato lo stesso, utilizzando colla proteica e altri materiali all’avanguardia per ampliare al massimo la risposta tonale. Alla fine, però, il risultato è stato talmente trascurabile da non poter giustificare la produzione di un modello con tali caratteristiche.

Dopo quasi mezzo secolo Kurt e Bob hanno imparato che né i tempi buoni né quelli cattivi durano per sempre, e che il giusto mix di passione, grinta e determinazione ti puo’ far superare i passaggi più difficili.

“Quando eravamo un’azienda piccola e squattrinata abbiamo lavorato duramente e non ci siamo mai arresi, non importa quanto la sitiazione sembrasse senza speranza”, dice. “Abbiamo abbassato la testa e continuato a lavorare, fare brainstorming, provare. Non avevamo l’esperienza su cui basarci. Abbiamo dovuto inventare tutto e cercare idee brillanti per rispondere al mercato. E abbiamo avuto alcune emergenze reali lungo la strada, situazioni in cui abbiamo dovuto prendere decisioni ardite per evitare di fallire e capitolare. Quella capacità di rispondere alle avversità si è inserita nel nostro DNA aziendale”.

La natura del loro percorso ha dato a Bob e Kurt un profondo rispetto per i musicisti che lavorano nel mondo percorrendo un percorso parallelo che richiede anch’esso adattabilità e grande resilienza nel perseguimento delle prorie passioni per sopravvivere. Lo stesso senso di parentela si estende anche ai compagni costruttori di strumenti e proprietari di negozi di musica indipendenti, e in realtà a chiunque abbia perseguito il proprio sogno con tenacia.

Sebbene Taylor sia un’azienda più grande ora, con un Team più ampio di talenti e risorse a sua disposizione, il maestro liutaio Andy Powers, ora anche un partner della proprietà, afferma che uno dei punti di forza della cultura di Taylor è che possiamo ancora pensare come un piccolo negozio.

“Una delle ragioni per cui adoro lavorare con Bob e Kurt è il modo in cui hanno mantenuto quella mentalità veloce e impavida dell’inizio”, dice. “Hanno costruito un’eredità di lavoro duro attraverso i giorni buoni, i giorni normali e quelli duri”.

Naturalmente, il colosso della pandemia COVID-19, con la sua sconvolgente interruzione globale, ha introdotto una scala completamente diversa di difficoltà e complessità su cui dover navigare. Eppure Bob, Kurt e Andy, insieme ad altri leader di Taylor, si sono nuovamente rivolti alla procedura di Taylor in tempi di avversità: chiudere i boccaporti, diventare creativi e progettare soluzioni che soddisfino le esigenze dei nostri partner nella comunità musicale.

Rispondere ad una nuova realtà

Come azienda di portata globale, Taylor ha prestato molta attenzione agli sviluppi quotidiani all’estero mentre la crisi COVID-19 si diffondeva dalla Cina all’Europa e poi agli Stati Uniti all’inizio di quest’anno, creando un’ondata progressiva di chiusure aziendali e blocchi sociali. La principale preoccupazione di Taylor era la protezione della salute e del benessere dei dipendenti e delle loro famiglie negli Stati Uniti, in Messico, in Europa e in Camerun. Allo stesso tempo, sapevamo che anche i mezzi di sussistenza dei nostri rivenditori e fornitori, insieme ai musicisti che lavoravano, erano a rischio.

All’inizio di marzo abbiamo iniziato a implementare ulteriori procedure di salute e sicurezza interne e, subito dopo, abbiamo sospeso le visite alle fabbriche e chiuso al pubblico il nostro campus di El Cajon, in California. Il 19 marzo il governatore californiano Gavin Newsom ha emesso un ordine di chiusura statale e la produzione di chitarre a El Cajon è stata sospesa. La regione messicana della Baja California, dove si trova il nostro stabilimento di produzione di Tecate, era parecchie settimane indietro rispetto alla nostra cronologia qui nel sud della California. Venerdì 17 aprile, è stata presa la decisione di sospendere tutte le operazioni anche in Messico.

Fortunatamente, il team di e dirigenti Taylor si erano incontrati in modo proattivo per pianificare uno scenario di cessazione delle attivita, immaginando anche cosa sarebbe stato necessario per riaprire, aiutando i dipendenti di El Cajon a partecipare al programma di condivisione del lavoro dello stato della California (che offre alle aziende un’alternativa flessibile ai licenziamenti) allo sviluppo di nuovi protocolli di sicurezza in preparazione dell’eventuale ritorno alla produzione di chitarre.

Taylor ha inoltre avviato un dialogo con i funzionari della città di El Cajon e della contea di San Diego, assicurandosi che fossero a conoscenza e a sostegno delle fasi pianificate. Di conseguenza, siamo stati in grado di lavorare senza intoppi verso un approccio graduale di riapertura delle operazioni critiche in loco.

Nel frattempo, abbiamo spostato le operazioni non legate alla produzione in modalita’ da casa, sfruttando le piattaforme di teleconferenza per incontrarci e collaborare. E siamo cosi’ tornati subito al lavoro.

Rimanere in contatto con i clienti

Sebbene avessimo smesso di accettare chitarre per la riparazione, i membri del nostro team di assistenza clienti hanno continuato a rispondere ai clienti in remoto in Nord America ed Europa e sono stati in grado di lavorare senza problemi. Vista la configurazione remota, il responsabile del servizio clienti Glen Wolff ha deciso che il dipartimento avrebbe funzionato meglio utilizzando principalmente e-mail e chat.

“Un momento come questo dà alla musica e ai musicisti un ruolo ed un senso maggiore”.

Tim Godwin, Diretorre delle relazioni con gli artisti

“Avevamo già fatto molte comunicazioni tramite e-mail e chat private, quindi è stata una facile transizione quando si e’ dovuto lavorare da casa”, afferma Wolff. “Non rispondere alle chiamate ci ha concesso il tempo di rendere disponibile l’opzione di chat web dal vivo quasi tutto il giorno e i clienti la usano molto. Abbiamo anche approfittato della flessibilità delle persone mentre lavoravano da casa e la maggior parte dei giorni abbiamo ampliato la copertura della chat dalle 6:00 alle 17:00. Sta funzionando bene. Riteniamo di riuscire a soddisfare le aspettative dei clienti “.

Supporto ai Rivenditori

Sapevamo che i nostri partner commerciali, in particolare i negozi di musica indipendenti, sarebbero stati vulnerabili alle incertezze future. Il tempo era essenziale, quindi a metà marzo abbiamo agito rapidamente per creare e implementare una promozione più velocemente di quanto avessimo mai fatto prima.

La promozione, chiamata Taylor Days, era diversa da qualsiasi altra cosa avessimo mai fatto: qualcosa progettato per offrire un grande valore ai clienti e aiutare i rivenditori a fare affari in un momento in cui molti erano sul punto di chiudere temporaneamente i loro negozi fisici.

“Si e’ passati da un semplice idea ad un progetto tangibile per i rivenditori in pochi giorni”, afferma VP Sales Taylor Monte Montefusco. “È stato un vero riflesso della nostra cultura, il nostro desiderio di aiutare i nostri rivenditori e la nostra capacità di riunirci come una squadra.”

La promozione è proseguita da fine marzo a fine maggio ed è stata ampiamente condivisa da rivenditori e clienti. È stato offerta in Nord America (Stati Uniti e Canada) e adattato per altri mercati in tutto il mondo, tra cui Europa, Messico, Perù, Costa Rica, Cile, Corea del Sud e Australia.

“I rivenditori piu’ attivi si sono adattati e hanno trovato nuovi modi per servire le loro comunità musicali”, afferma Monte. “I social media sono diventati il ​​nuovo cartello “Siamo Aperti” sulla porta di casa. La promozione è stata un ottimo modo per i concessionari per raggiungere ed ispirare i musicisti a perfezionare il loro mestiere rimanendo a casa”.

I negozi indipendenti, come il rivenditore Taylor di lunga data Tobias Music, situato nel sobborgo di Chicago di Downers Grove, erano grati di avere un’offerta convincente da trasmettere ai clienti in un momento difficile per tutti.

“È stato grandioso per noi”, ha dichiarato Paul Tobias a fine aprile. “In quel momento il nostro negozio era chiuso da cinque settimane e il nostro governatore aveva appena annunciato che l’ordine ‘Stay at Home’ sarebbe stato esteso. In generale, gli affari sono in calo, ma con la promozione di Taylor On Line, eravamo ancora sopra l’acqua dopo cinque settimane di inattività. Durante questi tempi difficili, Taylor ci ha lanciato un’ancora di salvezza”.

Altri negozi si sono adattati come potevano, con alcuni offrendo consegnna sul marciapiede di fronte al negozio per gli ordini online. I rivenditori tradizionali hanno risposto alla nuova realtà in modi che potrebbero offrire uno sguardo al futuro della vendita al dettaglio. Con in mente le norme di distanziamento sociale, Lidgett Music a Council Bluffs, Iowa, si è appoggiata a singoli appuntamenti in negozio. I musicisti hanno apprezzato la capacità di testare le chitarre senza distrazioni di altri musicisti e rumori di sottofondo tipici di un negozio di musica.

Il Lavoro con i nostri Fornitori di Legno

La natura dirompente della pandemia ha anche rappresentato una sfida per Taylor da gestire con i nostri fornitori di legname. Per prima cosa, lavoriamo con fornitori che vanno da molto piccoli a molto grandi e ogni situazione può richiedere una soluzione Ad Hoc. I fornitori più piccoli sono spesso più vulnerabili, spiega il nostro direttore delle operazioni e approvvigionamento del legno, Charlie Redden.

“Molti dei nostri fornitori di legno hanno solo due o tre clienti che acquistano da loro una volta all’anno”, afferma. “Quando un piccolo villaggio in America Centrale si affida a uno o due clienti – e noi ci affidiamo a loro – la partnership richiede molta attenzione in un momento come questo”.

Un’altra sfida è venuta dal modo in cui la pandemia ha sincronizzato il ritmo della nostra catena di approvvigionamento perché ha interrotto bruscamente le nostre attività produttive, ma in molti casi i nostri impegni di acquisto del legno sono stabiliti per un anno o più. E spesso sono in gioco i mezzi di sussistenza di quei fornitori.

“Stiamo trovando modi creativi per acquistare abbastanza legno per mantenere in attività i nostri fornitori strategici mantenendo un livello di inventario di legno sano per Taylor”, afferma Redden. “E se possiamo anche aiutare i nostri fornitori collegandoli con altre opportunità di mercato come l’arredamento, il legno per hobby o l’industria delle costruzioni per compensare il fatto che non stiamo acquistando così tanto legno in questo periodo, siamo felici di farlo. ”

Aiutare gli artisti ad adattarsi

La massiccia interruzione dell’industria musicale ha costretto gli artisti a diventare creativi in ​​modi nuovi. Alcuni chitarristi professionisti si sono impegnati a dare lezioni online, mentre altri artisti si sono rivolti a piattaforme di social media come Instagram, Facebook e Twitter per pubblicare o trasmettere live streaming delle loro esibizioni. Coloro che hanno creato una fedele base di fan hanno trovato modi alternativi per sfruttare i social media e monetizzare le loro esibizioni virtuali, in alcuni casi tramite concerti live streaming a pagamento e in altri casi con un salvadanaio virtuale per le offerte.

Abbiamo dato il nostro supporto agli artisti di Taylor come potevamo, principalmente utilizzando le nostre piattaforme di social media per promuovere i loro live streaming e altre esibizioni ai fan di Taylor. Abbiamo messo insieme un calendario settimanale di tutti i live streaming pianificati dalla famiglia di artisti Taylor sul nostro Live From Home Digest, situato nella sezione blog del nostro sito web. Puoi controllare ogni settimana i flussi di nuovi artisti da Facebook, Twitter, YouTube e altro.

Tim Godwin, direttore delle relazioni con gli artisti di Taylor, afferma che nonostante le gravi sfide finanziarie che molti artisti attualmente stanno affrontando, alcuni hanno trovato un buon riparo e scoperto altri vantaggi durante questi tempi surreali.

“Alcuni hanno usato il tempo per affinare la propria tecnica o concentrarsi sulla scrittura di nuovo materiale o esplorare nuovi modi per condividere la musica con gli ascoltatori da casa”, afferma Godwin. “Altri, me compreso, hanno collaborato a distanza con amici musicisti. La realtà è che molti musicisti, nel bene e nel male, sono più disponibili al momento, quindi in alcuni casi sono finalmente in grado di addentrarsi in progetti creativi che rimandano da molto tempo. E stanno trovando l’esperienza davvero gratificante “.

Altri artisti affermati hanno offerto spettacoli virtuali da casa a sostegno di enti di beneficenza. Per gli appassionati di musica che trascorrono più tempo a casa loro stessi, le esibizioni offrono un collegamento diretto e intimo con i loro artisti preferiti.

Godwin afferma che più che mai questa esperienza condivisa ha sottolineato il senso di comunità nel mondo della musica, sia tra le persone del settore sia tra artisti e pubblico.

“Ho visto più atti di empatia e gentilezza tra le persone”, afferma. “Un momento come questo dà alla musica e ai musicisti un ruolo ed un senso maggiore. È ancora intrattenimento, ma è anche più di questo. È un modo per coinvolgere le persone e aiutarle a sentirsi connesse anche quando sono fisicamente separate”.

“Anche nel mio ruolo con Taylor ho scoperto che le persone sono più disponibili a parlare in questo momento”, aggiunge Godwin. “Che si tratti di un artista o di qualcun altro che lavora nel settore, abbiamo più tempo per discutere e collaborare a progetti interessanti da pianificare in anticipo.”

Bob e Andy si mettono al lavoro

Sebbene la produzione di chitarre di Taylor sia stata messa in pausa temporanea, qualcosa ribolliva dietro le quinte. Bob Taylor e Andy Powers hanno risposto alla sfida del momento collaborando con rinnovato vigore in diversi progetti, i loro slanci di progettazione si sono intensificati e sincronizzati mentre si alimentavano in modo creativo.

“Sia Andy che io non manchiamo di pensiero creativo”, dice Bob. “Siamo sia costruttori, sia risolutori di problemi. Quando ci sentiamo con le spalle al muro, amiamo trovare soluzioni innovative ai problemi e, poiché ci sono piu’ cose in ballo, lavoriamo più velocemente”.

Da parte sua, Andy ha sempre una serie di progetti di chitarra che cuociono a fuoco lento, in attesa del momento giusto per dargli vita. La realtà attuale, unita all’incertezza futura, ha fornito lo stimolo per portare avanti diversi progetti.

“Stiamo lavorando a questi progetti a beneficio di tutti: i nostri dipendenti, i nostri rivenditori e fornitori e, naturalmente, i musicisti”, afferma. “Stiamo prendendo in considerazione tutto e utilizzando tutte le nostre risorse per calibrare tutto ciò che facciamo per I tempi in cui viviamo”.

Sebbene non siano ancora liberi di rivelare i loro progetti in arrivo, Andy afferma che saranno impregnati di un rinnovato scopo e finalita’. Nelle riunioni di sviluppo del prodotto tenute in teleconferenza in aprile, sia Andy che Bob sono stati più energici che mai mentre discutevano della prossima ondata di prodotti che intendevano produrre.

“Mentre alcuni potrebbero dire che facciamo solo chitarre, credo che facciamo qualcosa di molto più”, dice Andy. “Possiamo aiutare a creare un punto luminoso di speranza, di sollievo e un modo per condividere le nostre esperienze sotto forma di un’altra canzone”.

Nuovi protocolli di sicurezza

Durante la chiusura della fabbrica di Taylor, il nostro team di dirigenti ha supervisionato completmente i nostri nuovi protocolli di sicurezza interna sia a El Cajon sia a Tecate, seguendo le linee guida ufficiali dei funzionari sanitari statali e locali. Ciò includeva l’implementazione di un rigoroso distanziamento sociale all’interno delle fabbriche, l’aumento dei livelli di pulizia e l’uso di dispositivi di protezione individuale per chiunque nel campus. I termometri frontali a infrarossi senza contatto sono utilizzati anche per misurare la temperatura dei dipendenti prima che entrino nell’edificio di lavoro.

Altre modifiche includono il distanziamento tra le postazioni di lavoro, compresa la schermatura in plexiglas (fabbricata internamente), insieme alle disposizioni di distanziamento sicuro nelle cucine e nelle aree di riposo. Nella nostra fabbrica a Tecate, abbiamo sfruttato le nostre capacità sartoriali per iniziare a produrre mascherine.- lì realizziamo gia’ molte delle nostre gig bag.

“Le stiamo usando nelle nostre sedi Tecate ed El Cajon”, afferma Chris Wellons, vicepresidente della produzione Taylor. “Abbiamo anche donato diverse migliaia di mascherine”.

Siamo stati autorizzati a ristabilire alcune operazioni di fabbrica su base limitata a maggio con un piccolo gruppo di artigiani (tutti partecipanti volontariamente), con un ritorno alle operazioni di fabbrica a tempo pieno partito il 18 maggio.

Uno degli obiettivi importanti dell’adattamento del nostro ambiente di lavoro alle nuove realtà è preservare nella nostra cultura aziendale, afferma il vicepresidente dello sviluppo prodotto Ed Granero, membro del team esecutivo di Taylor insieme a Wellons.

“Abbiamo promosso una cultura collaborativa, laboriosa ‘a porte aperte’, afferma Granero. “La nostra forza è nel lavorare in gruppo. Mentre ci spostiamo in questa prossima iterazione della nostra vita lavorativa, troveremo nuovi modi di lavorare in gruppo e raggiungere ancora i nostri obiettivi. Mentre i nostri addetti alla produzione tornano al lavoro, le nostre misure di sicurezza sono un passo importante verso la costruzione della fiducia quando tutti ricominceremo a lavorare insieme ”.

Granero osserva che mentre le chitarre potrebbero non essere considerate “essenziali”, le persone di Taylor lo sono assolutamente.

“Le persone qui sono laboriose, innovative e dedite in ogni settore”, afferma.

Sia Granero che Wellons hanno anche voluto ringraziare tutti quelli di Taylor che hanno contribuito a mantenere accesa la nostra “spia luminosa” in fabbrica durante l’interruzione della produzione.

Wellons ha elogiato le persone di diversi dipartimenti, dalle risorse umane alle strutture produttive che si sono riunite per implementare i nuovi protocolli.

“Voglio solo estendere un enorme ringraziamento a tutti i nostri dipendenti coinvolti nella pianificazione, nel coordinamento e, soprattutto, nell’esecuzione di questi protocolli interni”, ha condiviso in una nota alla società. “Apprezziamo profondamente il coraggio e la dedizione che tutti hanno mostrato durante quello che è stato un periodo senza precedenti e inquietante.”

 “La musica non è un orpello, è una necessità.”

Kurt Listug

Il Cammino Davanti a Noi

Mentre questa nuova normalità inizia a prendere forma, Kurt attinge dalle esperienze passate sue e di Bob mentre guarda avanti.

“Stiamo scoprendo come navigare in queste acque limacciose”, afferma. “Qui abbiamo una leadership e una creatività incredibili e abbiamo dipendenti straordinari. Sono completamente fiducioso che riusciremo a farcela diventando cosi’ un’azienda ancora più forte.

“Una delle tante cose che amo della nostra cultura aziendale è il modo in cui tutti ci sosteniamo l’un l’altro mentre lavoriamo insieme verso un obiettivo comune, specialmente in tempi difficili”, afferma. “Alcuni dei miei momenti di orgoglio maggiori qui sono stati quelli in cui tutti abbiamo deciso di rispondere alle avversità come gruppo. Bob e Andy hanno condiviso con i nostri dipendenti il concetto che questa sfida la si deve vincere tutti insieme. Vorrei fare eco a quel sentimento ed espanderlo per includere la più ampia comunità musicale di rivenditori e fornitori di cui abbiamo il privilegio di far parte. “

Domande e risposte con il co-fondatore e CEO di Taylor Kurt Listug

Q: Sia tu che Bob avete forgiato l’identità di Taylor Guitars di fronte alle avversità quotidiane. Hai avuto le spalle contro il muro molte volte, soprattutto ai primi tempi dell’azienda. In che modo queste esperienze hanno preparato te e Bob – e ora Andy Powers e altri leader all’interno dell’azienda – a rispondere in situazioni come queste?

A: Le esperienze passate ci hanno dato molta fiducia nel fatto che possiamo superare qualsiasi cosa. Anche quando non riusciamo a vedere la luce alla fine del tunnel. Abbiamo dimostrato a noi stessi che siamo pieni di risorse. Anche se è stressante, sappiamo che faremo molti passi avanti e scoperte che altrimenti non avremmo fatto o che avremmo fatto molto più lentamente.

Q: Cosa stai imparando da questa particolare esperienza come leader? Come pensi che Taylor Guitars emergerà da questa crisi più forte come organizzazione?

A: Sono stato entusiasta di vedere le persone attivarsi in tutta l’azienda e fare tutto il possibile per far andare avanti l’attivita’. Le persone sono coinvolte al 100% e impegnate per il successo. Penso che l’organizzazione stia divetando ancora piu’ coesa. Il nostro lavoro di squadra è migliore di come lo sia mai stato in passato e stiamo gettando le basi per alcuni dei nostri anni più gratificanti e di successo.

Q: Nonostante lo shock al sistema creato dallo scenario attuale, è stato affascinante vedere come siano state adattive le persone. Che si tratti di artisti che abbracciano nuovi modi di coinvolgere le persone attraverso piattaforme di social media o di rivenditori che diventano creativi nel modo in cui conducono gli affari, nascono nuove idee e alcune mettono radici. Qual è la tua opinione su ciò che hai visto e vissuto? E cosa ne pensi del potere della musica in un momento come questo?

A: Non puoi sederti. Non esiste alcuna garanzia di sopravvivenza. È una situazione incredibilmente dirompente e tutti dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per raddrizzare la nave e fare rotta verso giorni migliori. È stato gratificante e confortante testimoniare di nuovo il potere e l’importanza della musica. La musica non è un orpello, è una necessità.

Q: Dal tuo punto di vista, dirigendo un’azienda che ha sempre premiato le relazioni sviluppate con i dipendenti, clienti, rivenditori, venditori e altri partner, perché supportarle è particolarmente importante in un momento come questo?

A: L’azienda fa del suo meglio e tutti abbiamo successo quando prendiamo decisioni che vanno a beneficio del numero più ampio di persone e svantaggiandone il meno possibile. Questo concetto parla del nostro valore nel prenderci cura degli altri e di valutare le nostre azioni in modo che abbiano il più ampio impatto positivo possibile. Questo e’ sempre importante, ma, soprattutto nei momenti difficili, devi assicurarti di coivolgere il più possibile gli altri in questa direzione.

Q: È stato bello vedere Bob e Andy lavorare insieme più da vicino ultimamente per trovare il modo di progettare, farsi strada nella situazione attuale e reagire alle nuove realtà che i consumatori e i rivenditori dovranno affrontare. Nonostante gli ostacoli da superare, entrambi sembrano creativamente eccitati. Allo stesso modo ti trovi stimolato in modo creativo mentre pensi alle strategie aziendai di Taylor per il futuro?

A: Assolutamente. Questa situazione ha davvero un tempo ridotto: stiamo lottando per fare il maggior progresso possibile nell’ambito di una durata sconosciuta di questo evento dirompente e imprevedibile per come cambierà il mondo. Addentrarsi in questa sfida e cambiare il normale ritmo delle operazioni è super corroborante.

Storie Correlate

Volume 97 . 2020 Edizione 2

Una questione di fiducia

Bob spiega perché gli sforzi di Taylor per instaurare un rapporto di fiducia con i nostri partner siano importanti, soprattutto durante i periodi difficili.

Leggi la storia

Volume 97 . 2020 Edizione 2

Catalizzatore per la Creatività

L'irruzione degli eventi recenti ha spinto Taylor a rispondere con uno sfogo di idee creative.

Leggi la storia

Volume 97 . 2020 Edizione 2

Tre parti in armonia

I nostri sforzi innovativi per preservare il futuro di ebano, koa e alberi urbani rivelano tre approcci profondamente diversi. Tuttavia, tutti hanno in comune il nostro impegno per il miglioramento degli ecosistemi locali e delle comunità che si basano su di essi.

Leggi la storia