Fretboard with strings of a Taylor 326ce Baritone-8 Special Edition acoustic-electric guitar

In otto

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Il ritorno speciale della nostra chitarra baritona 8 corde che affascina con il suo suono

Ecco qui una chicca per gli amanti delle accordature alternative e dei suoni sperimentali, e per chi è alla ricerca di nuove ispirazioni: la Taylor baritona 8 corde è tornata.

Introdotta per la prima volta nel 2009 nel classico abbinamento palissandro/abete, nel corso degli anni la chitarra Taylor baritona 8 corde è riapparsa di tanto in tanto per affascinare i musicisti con il suo singolare carattere musicale. Siamo entusiasti di riproporla come 326ce Baritone-8 Special Edition, disponibile ora nei negozi.

Questo modello è caratterizzato dalla forma del corpo più grande della Grand Symphony, inclusi fondo, fasce e top in mogano massello neo-tropicale. Dato il profilo sonoro unico di questa chitarra, Andy Powers ha optato per una tradizionale spalla mancante veneziana piuttosto che per una tipica spalla mancante soundport solitamente utilizzata con lo stile del corpo della Grand Symphony.

I chitarristi noteranno subito la lunghezza della scala maggiore dei classici 27 pollici per adattarsi alle corde con maggiore pressione e alla gamma di frequenze più bassa della chitarra. È accordata da Si a Si e può essere impostata sull’accordatura standard posizionando un capotasto al quinto tasto. La caratteristica più interessante è forse l’accoppiamento in ottava della terza e della quarta corda (Re e La), che genera uno scintillio simile a quello della 12 corde e aggiunge un’ulteriore dimensione di texture sonora al suono ricco e profondo della baritona.

Subito dopo la sua prima uscita nel 2009, Bob Taylor elogiò molto ciò che un modello con 8 corde di una chitarra baritona aveva da offrire.

“È tutta un’altra cosa” disse nel numero di Wood&Steel dell’autunno 2009 (Vol. 61). “È fantastica perché è possibile accentuare quelle ottave o starne alla larga. La bellezza di questa chitarra è che scende e le due corde la illuminano, ma non suonano troppo come “ottave”. Non crea l’effetto di una 12 corde, ma ne estende l’estensione perché, essendo una baritona, le ottave rientrano nell’estensione sonora di una normale chitarra acustica. Rende la chitarra più corposa e le conferisce una bella ampiezza.”

Grazie al corpo interamente in mogano della Grand Symphony, caratterizzato da un’ampia capacità d’aria, questa 326ce offre un grande vigore robusto delle medie, che rimane focalizzato e bilanciato in tutta la sua gamma, limitando gli armonici squillanti per un suono pulito del registro basso. Il top in legno duro contribuisce ad ammorbidire l’attacco, rendendo la risposta più gestibile per le registrazioni e per il gioco dinamico, nonostante il suo suono vigoroso da baritono.

I musicisti sono stati attratti dalle possibilità di utilizzo delle nostre chitarre baritone 8 corde: arrangiamenti acustici heavy metal, abbellimenti di accordi, linee di basso accanto a melodie e altro ancora. È anche particolarmente utile per i cantanti, perché chi ha un registro più basso apprezzerà l’estensione più accomodante della baritona. Come strumento per la composizione di canzoni, la baritona 8 corde offre una nuova tavolozza sonora da esplorare.

Le caratteristiche visive della 326ce Baritone-8 Special Edition riflettono la sua collocazione nella Serie 300, a partire dal colore scuro satinato con trattamento edgeburst per completare il tono più scuro del corpo in mogano. Altri dettagli sono il binding nero con rosetta a tre anelli e battipenna in tinta, le meccaniche nere satinate, la tradizionale spalla mancante veneziana e gli intarsi della tastiera Gemstone in acrilico italiano. L’elettronica ES2 integrata garantisce un suono amplificato chiaro e autentico, e la chitarra include una custodia rigida deluxe.

Grazie alla sua configurazione unica e alle possibilità musicali quasi infinite, questa è una chitarra che deve essere vista, suonata e ascoltata di persona per apprezzarne appieno le capacità. È disponibile presso i rivenditori autorizzati Taylor.

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Lead image of a woman sitting on a sidewalk outdoors playing a Taylor 417e acoustic-electric guitar

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Una straordinaria rifinitura sunburst segnala l’ultima evoluzione della serie 400 di Taylor

Sebbene la serie Taylor 400 sia affidabile in termini di coerenza, versatilità e utilità per i musicisti che lavorano da decenni, nel corso degli anni si è evoluta parecchio, in perfetto stile Taylor.

Alla fine degli anni Novanta, l’ovangkol africano è stato inserito nella Serie 400; un legno unico che non era mai stato utilizzato nella costruzione di chitarre acustiche americane, ma le cui virtù musicali lo rendevano un’alternativa interessante al palissandro indiano. La nostra 414ce in ovangkol/abete è diventata un modello Taylor molto popolare.

Anni dopo, nel 2016, abbiamo potuto usare il palissandro sulle 400, offrendolo insieme all’ovangkol come seconda opzione di legno. Dotate di meno caratteristiche rispetto alle altre serie premium in palissandro della linea Taylor, come la principale serie 800 o la più lussuosa serie 900, le chitarre offrivano ai musicisti da concerto e amatoriali la classica tavolozza tonale palissandro/abete in una forma più accessibile. Il capo progettista Andy Powers era felice di poter utilizzare il palissandro nella serie.

“C’è un motivo per cui il palissandro e l’abete rosso sono stati la scelta principale per le chitarre acustiche flattop per decenni” spiega. “Il palissandro non smorza molto, quindi si suona una nota e l’intera chitarra risponde. Ha una chiarezza splendida e articolata sulle alte, delle medie forti e delle basse chiare, simili a una campana. Una chitarra in abete rosso e palissandro è in grado di affrontare quasi tutte le situazioni musicali in cui si può usare una chitarra acustica.”

Qualche anno dopo, l’architettura dell’incatenatura Classe V di Andy ha ulteriormente perfezionato il suono del palissandro all’interno della serie e, nel 2021, questo legno è diventato l’unico per il fondo e le fasce, con la serie rappresentata da due modelli: la Grand Auditorium 414ce-R e la Grand Concert 412ce-R. Quest’anno abbiamo ritenuto che chitarre così straordinarie dal punto di vista musicale meritassero anche un restyling visivo all’altezza del loro splendido profilo sonoro.

“La serie 400 ha un suono leggermente più robusto” dice Andy. “La serie 800 è un po’ più fedele.”

Andy Powers

The result is a trio of new rosewood/spruce models, continuing the 414ce and 412ce (we dropped the R from the names since the models are exclusively rosewood), as well as an all-new Grand Pacific dreadnought 417e, a first for this family of guitars.

Tutte le chitarre sono dotate di incatenatura interna Classe V che migliora il suono e aumenta la gamma dinamica, il sostegno e l’accordo armonico tra le note per un suono più intonato sull’intera tastiera.

I chitarristi alla ricerca di una chitarra ideale per tutti gli usi apprezzeranno la 414ce, mentre quelli orientati verso il fingerstyle o la registrazione potrebbero preferire la 412ce, dal corpo più piccolo e reattivo. Se siete alla ricerca di potenza e di un suono più stagionato con vibrazioni acustiche vecchia scuola, la 417e è quella che fa per voi.

Nuovo sunburst, nuovi intarsi

I cambiamenti più evidenti di questa iterazione della serie 400 sono di tipo estetico, a partire dal ricco trattamento tabacco sunburst del top, che risplende sotto la finitura lucida del corpo. Il binding bianco e il filetto bianco e nero del top conferiscono a queste chitarre un’estetica incontaminata che contrasta magnificamente con la finitura scura. Andy Powers ha anche progettato un nuovo motivo a intarsi Finial per questi modelli, che evoca le decorazioni della falegnameria e dell’architettura da cui prende il nome.

Dal punto di vista sonoro, i musicisti possono aspettarsi un profilo timbrico simile a quello di altri modelli in palissandro/abete, come le chitarre della serie 400 e la serie 800. Tuttavia, oltre alle variazioni estetiche tra la serie 400 e la serie 800, le due chitarre sono caratterizzate da sottili differenze timbriche.

“La serie 400 ha un suono leggermente più robusto” dice Andy. “La serie 800 è un po’ più fedele.”

Si sente tutta la chiarezza e l’articolazione delle alte che ci si aspetta da questa combinazione di legni, insieme alla familiare risposta ricca e gutturale (ma chiara) delle basse. Le medie leggermente raccolte indicano che queste chitarre si inseriscono bene in un mix con altri suoni, integrandosi perfettamente con altri strumenti e voci. E con l’elettronica ES2 integrata in ogni modello, avrete la garanzia di un suono acustico amplificato pulito e fedele ogni volta che dovrete amplificarla.

Secondo Andy, l’evoluzione della serie 400 ha molto a che fare con la possibilità di offrire una chitarra classica in palissandro/abete a molti più musicisti, compresi quelli per i quali la complessità e i dettagli estetici dei modelli della serie 800 o 900 rendono queste chitarre un po’ troppo preziose per l’uso quotidiano.

“Per me, c’è ancora un posto nel mondo per una chitarra con un classico abbinamento di legni, con un’estetica bellissima, ma senza la complicata lavorazione del legno che pone una chitarra della serie 800 nella fascia alta delle Taylor” dice Andy.

Grazie a queste modifiche, la serie 400 rende più accessibile un profilo sonoro collaudato nel tempo, aumentando al contempo il fascino estetico per i musicisti che intendono esibirsi in pubblico.

Adatta sia alle esibizioni dal vivo sia alle registrazioni, la nuova serie 400 rimane una scelta ideale per molti chitarristi e sicuramente impressionerà chiunque cerchi un’acustica versatile che sia anche fantastica in qualsiasi situazione. Le chitarre sono disponibili presso i rivenditori autorizzati Taylor.

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Image of American Dream Series AD27e acoustic-electric guitar with edgeburst finish standing upright in a living room environment

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Una finitura shaded edgeburst e un battipenna firestripe danno un bel tocco vintage ai modelli American Dream con top in mogano.

Sin dall’inizio, la serie Taylor American Dream ha incarnato una filosofia di progettazione distillata con cura per offrire ai chitarristi tutti gli elementi essenziali di una grande chitarra acustica: comodità nel suonarla, suono chiaro e pieno, artigianalità fatta per durare; il tutto a un prezzo che offre un grande valore. Realizzata nella nostra fabbrica statunitense, la serie è caratterizzata da un corpo interamente in legno massello, un’incatenatura che valorizza il suono e un sobrio approccio all’estetica. I risultati sono stati molto apprezzati dai chitarristi di ogni genere.

Concentrarci sugli elementi essenziali ci rende più facile creare delle nuove strutture che apportino alla serie varietà sonora e fascino estetico maggiori. Nel 2023, abbiamo introdotto diversi nuovi modelli American Dream, partendo quest’inverno dall’uscita di tre chitarre con top sunburst, fondi e fasce in noce americano massello abbinato all’abete. Quest’estate, usciranno altre tre chitarre con fondo e fasce in sapelli, e top in mogano.

Questi modelli includono la Grand Pacific AD27e, la Grand Concert AD22e la Grand Theater AD21e. Tecnicamente, la AD27e e la AD22e hanno debuttato lo scorso autunno, ma sono state rinnovate con finiture shaded edgeburst su tutto il corpo e heelburst sul manico, magistralmente spruzzate a mano, insieme al famoso battipenna firestripe. Nel frattempo, la AD21e è il secondo stile del corpo GT della serie American Dream. Tutte le tre chitarre sono caratterizzate da manici in mogano, tastiere in eucalipto, bordi del corpo smussati per aumentare il comfort, una sottile finitura opaca che sostiene l’estetica scura e organica, meccaniche in nickel ed elettronica ES2 integrata.

Grand Pacific AD27e

Con il suo suono caldo e stagionato, le vibrazioni classiche e le molte possibilità musicali, la forma del corpo dreadnought della Grand Pacific si è sempre sposata bene con la filosofia della serie American Dream. Gli osservatori attenti noteranno che la nuova AD27e segue alcuni modelli Grand Pacific, come la AD17e-SB, la AD17e Blacktop e la AD27e Flametop interamente in acero. Questo modello vanta un top in legno massello, che fornisce un tocco di compressione naturale alleggerendo un attacco aggressivo e generando un suono concentrato con armonici controllati e una bella risposta delle basse. La AD27e comprende un’incatenatura Classe V per migliorare il volume e il sostegno, che si aggiungono a un suono ideale per gli strimpellatori e i cantautori.

Grand Concert AD22e

La AD22e vanta la struttura di una scala completa, ma compatta, e dona una sensazione accomodante che sicuramente piacerà a molti chitarristi. Grazie alla sua calda risposta legnosa, e al carattere asciutto e concentrato, questa chitarra piacerà sicuramente ai musicisti fingerstyle e a chiunque voglia registrare. Ma la sua articolazione e l’incatenatura Classe V che valorizza il suono la rendono uno strumento versatile che ispirerà chiunque cerchi delle proporzioni a misura di chitarrista, soprattutto se attratto dall’estetica scura e rétro.

Grand Theater AD21e

Se le vostre priorità sono la suonabilità e la trasportabilità, la AD21e potrebbe essere il modello giusto. La sua struttura di una scala ridotta, una via di mezzo tra una Grand Concert di dimensioni normali e una GS Mini più piccola, offre tutto il volume e la proiezione che cercate in una chitarra più grande, ma abbastanza compatta da trasportarla con facilità. L’incatenatura Classe C adatta i benefici di un suono valorizzato dello schema della Classe V a un corpo ridotto, ottenendo potenza e sostegno maggiori, mentre amplifica le basse per un suono più caldo e pieno che ci si aspetterebbe da una chitarra più piccola.

Tutti i tre nuovi modelli della serie American Dream includono una custodia AeroCase leggera, ma resistente. Queste nuove chitarre saranno disponibili quest’estate presso i rivenditori Taylor.

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Header image of four Taylor T5z guitars in natural koa, red, blue, and Tobacco Sunburst colors in a music venue setting

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La nostra T5z ibrida assume un nuovo look elegantissimo, con uno stile e delle linee che ne migliorano il comfort

Per quasi due decenni, le rivoluzionarie chitarre ibride elettroacustiche di Taylor si sono ritagliate un posto tutto loro nel mondo della musica. Grazie all’innovativo mix di pickup elettrici e acustici, al selettore a cinque posizioni e alla costruzione hollow body, queste chitarre nel corso del tempo hanno offerto una gamma impareggiabile di sfumature sonore e opportunità di espressione musicale diversificata. Quella che è nata nel 2005 come la T5 originale si è evoluta nella più compatta T5z e nelle sue varietà Standard, Classic, Pro e Custom, ognuna con una propria combinazione di straordinarie caratteristiche estetiche.

Quest’anno siamo lieti di presentare una nuova versione della T5z: il maestro liutaio di Taylor Andy Powers ha perfezionato il design della chitarra per offrire una versione ancora più a misura di musicista. Il risultato è un modello più elegante, più confortevole e più accattivante che mai.

“Tutte le modifiche”, spiega Andy Powers, “mirano a rendere l’esperienza esecutiva ancora più confortevole”.

Andy ha iniziato modificando il corpo della T5z, passando dal sapelli al nostro legno di frassino urbano di provenienza responsabile. Forse ricorderete il frassino urbano per la sua implementazione nella 324ce Builder’s Edition acustica e come parte della nostra iniziativa sul legno urbano, che mira a generare valore attorno a materiali di alta qualità che altrimenti andrebbero sprecati.

Il corpo in frassino, insieme all’intaglio più sottile del corpo della T5z, genera un peso sensibilmente minore, donando maggiore comodità a chi suona.

I bordi della T5z sono anche arrotondati, e conferiscono così al corpo delle linee più morbide. Per questa versione abbiamo adottato un binding che chiamiamo “integrale”, lasciando i bordi superiori non colorati per creare un bel contrasto con l’accattivante finitura della T5z. Il nuovo design del binding include anche un poggiabraccio intagliato nel top in legno massello della chitarra, per una sensazione di comfort intenso e continuo. A enfatizzare il nuovo e accattivante look si aggiunge anche la bordatura nera.

Infine, pur non modificando l’elettronica di base, Andy ha riposizionato le manopole del volume e del tono della T5z per consentire dei cambi più intuitivi al volo. Le manopole sono più alte e più facili da manovrare, e le abbiamo spostate da sopra la tastiera a sotto il ponte, dove probabilmente risulteranno in un punto più familiare per chi suona la chitarra elettrica. Di conseguenza, la nuova T5z presenta un’unica “buca a F” anziché due.

Opzioni di pickup attivi della T5z Posizione 1: humbucker al manico e sensore del corpo
Posizione 2: humbucker al manico
Posizione 3: humbucker al ponte
Posizione 4: humbucker al ponte e al manico in parallelo
Posizione 5: humbucker al ponte e al manico in serie

“La T5z ha una gamma di voci uniche, ognuna capace di offrire qualcosa di speciale a chi la suona”, spiega Andy a proposito dell’aggiornamento della T5z. “Abbiamo pensato che fosse meglio mantenere gli aspetti sonori caratteristici del modello in linea con la sua eredità. E chi è che non desidera una chitarra più comoda?”

I musicisti possono ancora contare sulla stessa sorprendente gamma di toni che da sempre contraddistingue le nostre ibride elettroacustiche. La T5z vanta un sensore acustico magnetico, un humbucker visibile al ponte e un humbucker nascosto al manico. Il selettore a cinque posizioni permette di passare da un pickup attivo all’altro, consentendo di accedere a suoni acustici morbidi, a toni elettrici potenti e a una moltitudine di opzioni tra i due. Come i modelli precedenti, la nuova T5z è compatibile con amplificatori elettrici e acustici, così potrete sprigionare il vostro suono caratteristico in qualsiasi situazione.

Nuovi modelli Pro e Custom

Stiamo inaugurando questa generazione di chitarre T5z con quattro nuovi modelli: in testa troviamo la T5z Custom, caratterizzata da un top in koa hawaiano figurato con uno shaded edgeburst e meccaniche dorate. Completano l’offerta i tre modelli T5z Pro, proposti con top in acero figurato nei colori Harbor Blue, Cayenne Red (entrambi con fondo nero e top in shaded edgeburst) e Tobacco Sunburst, tutti con meccaniche in nichel. Tutte e quattro le chitarre presentano un manico sottile e facile da suonare, con tasti jumbo, un comodo capotasto largo 1-11/16″ (42,86 mm), corde di medio spessore e una custodia deluxe di protezione.

Una piccola nota: i nostri modelli T5z Classic rimarranno in produzione anche quest’anno, mantenendo le loro caratteristiche di design standard, con i bordi del corpo e il posizionamento delle manopole originali.

La nuova T5z sarà disponibile presso i rivenditori Taylor autorizzati quest’anno.

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Due scelte Mini

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Con un paio di modelli ottimizzati di GS Mini, eleviamo il look e il sound del palissandro introducendo un nuovo splendido Caramel Burst.

Prova a chiedere a qualunque chitarrista al mondo se ha mai suonato una Taylor. Molto probabilmente risponderà qualcosa del tipo: “Sì, la GS Mini mi fa impazzire”.

Il connubio tra i contorni sinuosi e la dimensione ridotta della Mini riesce a bilanciare il comfort e la portabilità di una chitarra da viaggio col sound deciso di uno strumento a piene dimensioni. È divertente, è invitante, è semplice; e, per molti versi, è la chitarra perfetta da portare con sé ogni giorno.

Perfetta per essere suonata comodamente su un divano, ma anche a un falò o in una sala concerti, la GS Mini rappresenta un parco giochi di creatività per i nostri designer di chitarre, che possono così esplorare le varie scorte di legni e le nuove idee per creare innovative combinazioni estetiche e di sound da applicare. È proprio per questo che nella sala di sviluppo prodotti della fabbrica Taylor sono appesi sempre un paio di nuovi prototipi di GS Mini.

Quest’anno, due nuovi modelli si uniscono alla nostra variegata famiglia: la GS Mini-e Rosewood Plus e la GS Mini-e Special Edition Caramel Burst.

GS Mini-e Rosewood Plus

Back/Side Wood: Layered Indian Rosewood

Top Wood: Sitka Spruce

Neck: Neo-Tropical Mahogany

Fretboard: West African Crelicam Ebony

Nut Width: 1-11/16”

Scale Length: 23-½”

Electronics: ES2

Guitar Protection: Brown AeroCase

Un palissandro raffinato

La GS Mini Rosewood aveva introdotto nella nostra famiglia di chitarre in scala ridotta il palissandro multistrato, rivelandosi un successone tra i musicisti di praticamente ogni genere. Il carattere visivo deciso e le variopinte sfumature cioccolato del palissandro hanno un forte impatto estetico, e la chitarra, se abbinata a un top in peccio di Sitka massello, regala un sound vivace e intenso da impiegare splendidamente in quasi ogni situazione.

Ora, vogliamo elevare ancor di più questa presentazione con la nuova GS Mini-e Rosewood Plus, consolidando l’abbinamento tra palissandro multistrato e abete massello con le pregiate migliorie estetiche e prestazionali.

Così come la GS Mini-e Koa Plus, la sua controparte già presente nella famiglia di GS Mini, anche questo modello sfoggia un corpo in rifinitura lucida (migliorata dalla rifinitura opaca standard), che le attribuisce una lucentezza perfetta per il palco. Le meccaniche in nickel vanno a sostituire quelle cromate con pressofusione dell’edizione standard, aggiungendo quel tocco delicato che impreziosisce ancor di più l’estetica del modello Plus.

L’upgrade prestazionale più rilevante riguarda l’inclusione delle componenti elettroniche ES2, che sostituiscono il pickup ES-B e il preamplificatore montati su molte chitarre GS Mini. L’ES2, il nostro pickup per acustica posto dietro la selletta presente in gran parte delle chitarre di dimensioni intere realizzate negli Stati Uniti, è configurato con precisione per fornire chiarezza e bilanciamento durante l’elettrificazione, permettendoti di collegare la GS Mini a un amplificatore o a un impianto per un sound che riproduce fedelmente la risonanza e la vivacità acustica. La GS Mini-e Rosewood Plus presenta i controlli standard a tre manopole, volume, bassi e alti, che troviamo su altre chitarre dotate di ES2.

Abbiamo inoltre migliorato la custodia del nuovo modello Plus passando da una borsa imbottita alla nostra AeroCase, un innovativo e ibrido ultraleggero che offre la protezione della tradizionale custodia rigida a un terzo del peso.

GS Mini-e Special Edition Caramel Burst

Back/Side Wood: Layered Sapele

Top Wood: Sitka Spruce

Neck: Neo-Tropical Mahogany

Fretboard: West African Crelicam Ebony

Nut Width: 1-11/16”

Scale Length: 23-½”

Electronics: ES-B 

Guitar Protection: Tan Structured Gig Bag

La dolcezza del Caramel

Negli ultimi anni i fan di Taylor hanno assistito all’introduzione di numerose e interessanti rifiniture “Burst” all’interno della nostra linea, e la GS Mini-e Special Edition Caramel Burst di quest’anno aggiunge al mix un nuovo e distintivo sapore visivo.

Questo modello presenta fondo e fasce in sapelli multistrato abbinato al top in peccio di Sitka massello, una combinazione di legni testata e certificata che offre un sound pulito e dinamico, ideale per un’ampia gamma di stili e generi.

Il Caramel Burst sul top passa da un vivido tenné intorno ai bordi esterni per arrivare a una dolce tonalità ocra intorno al foro di risonanza. Una sottile rifinitura opaca dà al Burst quel tocco rustico e vintage.

Tra le altre caratteristiche standard troviamo una borsa da concerto beige ben organizzata con spallacci per essere trasportata in spalla senza impegnare le mani, e le nostre componenti elettroniche ES-B con accordatore digitale incorporato, controllo del volume ed equalizzatore a tre bande.

Cerca entrambi questi nuovi modelli di GS Mini e gli altri modelli della serie presso il rivenditore Taylor più vicino a te.

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Radici

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Riassunto recensioni: 724ce

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Scopri perché gli esperti di chitarre sono in visibilio per i nostri nuovi modelli della serie 700 fatti del koa più pregiato.

Il verdetto è unanime: la critica ama il look, la percezione tattile e il sound della nostra nuova Grand Auditorium interamente in koa.


724ce

In seguito al lancio della nostra serie 700 riprogettata in koa a maggio, c’è stata una pioggia di recensioni da numerosi media musicali. Abbiamo inviato ai recensori il modello di Grand Auditorium 724ce. Le reazioni sono state fortemente positive. Ecco qualche esempio di commenti della critica.

Il magazine britannico Guitarist ha pubblicato una recensione di 6 pagine nella sua edizione estiva, tra cui foto dettagliatissime che hanno catturato la naturale bellezza del pregiato koa e delle decorazioni della chitarra. Lo scrittore Neville Marten ha dato alla chitarra un punteggio di 9 su 10 e il premio Scelta di Guitarist, menzionandone la “composizione, la forma e la rifinitura praticamente ineguagliabili”, la “fantastica suonabilità” e i “toni organici e soddisfacenti”. Tra i punti salienti del suo articolo:

Riguardo alla composizione e ai materiali: “Provate a esaminare questa 724ce con una lente d’ingrandimento e vi sfido a trovare un difetto… E un plauso va fatto anche alla scelta di questo legno tanto bello quanto sostenibile.”

On the sound: Marten called out the guitar’s “warm and welcoming” voice: “There’s no thunderous bass evident, but more of a balanced lower-mid hum that ties in very musically with the musical upper-mids and sweet trebles that the guitar exhibits…. Fingerpicked tones are crisp and direct, while strumming with a medium pick elicits a wash of finely tuned chords that makes the perfect bed to any vocal performance, but wouldn’t be obtrusive in the context of other acoustic instruments.” 

Riguardo alla comodità: “Ha un action basso e agevole, e le corde rispondono senza la minima resistenza ai polpastrelli. La larghezza del capotasto è ottima per facili accordature aperte e tutti quegli elementi decorativi che amiamo usare.”

Riguardo al sound: Marten ha acclamato la voce “calda e accogliente” della chitarra. “I bassi non rimbombano, ha un brusio bilanciato tra frequenze medio-basse che si abbina in modo molto musicale alle medio-alte e alla dolcezza delle alte… I toni suonati con fingerpicking sono nitidi e diretti, mentre una pennata con un plettro medio scatena una scia di accordi finemente intonati che fa da sfondo perfetto per qualunque performance vocale, senza sovrastare gli altri strumenti.”

Per riassumere, Neville ha dichiarato: “Se [Andy] Powers e il suo team continuano a creare strumenti di tale qualità in look, percezione tattile e sound, la loro azienda diventerà inarrestabile.”

[https://www.premierguitar.com/gear/reviews/taylor-724ce]

Nell’edizione di settembre di Premier Guitar, Jason Shadrick ha subito esaltato la sensazione tattile sulla rifinitura ultrasottile della chitarra: “È talmente sottile che si sentono i pori del legno, migliorando la vitalità dello strumento.”

Riguardo al sound, ha dichiarato che il profilo tonale gli ricordava una “dreadnought moderna focalizzata sulle medie frequenze, ma con più focus.”

“I toni del koa sono complessi e pieni di sfumature,” scrive, “con un pizzico delle medie frequenze del mogano e la brillantezza dell’acero… È bilanciata al punto da poter calzare in numerosi stili. Quando l’ho suonata in modo più deciso con un plettro, sentivo il top in koa, mentre gli accorgimenti della catenatura ne ampliavano l’intervallo dinamico, migliorando la reattività della chitarra.”

Nella sua recensione di luglio per Peghead Nation, Teja Gerken ha dichiarato: “La 724ce ha degli ottimi bassi aperti che si abbinano perfettamente ai grossi accordi o alle accordature più basse, e subito mi sono ritrovato a provare un fingerstyle con un’accordatura in Re aperta. La qualità tonale generale della chitarra è leggermente più “morbida” della maggior parte delle Taylor Grand Auditorium, e ne ho apprezzato molto la risposta e il calore. Naturalmente, ha il tipico settaggio minuzioso di Taylor, e suona splendidamente su tutto il manico… Si può considerare una serie 700 riprogettata o una Serie Koa semplificata, ma il risultato è sempre un’ottima chitarra con un proprio look, una propria percezione tattile e un proprio sound.”

[https://www.pegheadnation.com/instruments-gear/new-gear/taylor724ce/]

Pete Prown di Vintage Guitar si è innamorato del look della chitarra (“Visivamente parlando, la 724ce è uno spettacolo”) e della sua suprema suonabilità. “In piena tradizione Taylor, la chitarra ha un settaggio rapido con un action molto basso, pronta per i lick più fulminei sul manico.” Riguardo al sound: “Acusticamente, la catenatura a V produce un sound tradizionale più caldo, a differenza del “sound Taylor” più acuto degli anni ’90 e 2000… Sia con le dita che col plettro, i bassi hanno una perfetta sfumatura con le corde più alte per un tono dolce e sofisticato, soprattutto per una cutaway.” 

Prown ha anche apprezzato il tono amplificato. “Se elettrificata, l’ES-2 è una delle star dello show… Dopo decenni di componenti acustiche elettrificate dal sound plastico, l’ES-2 è una rivelazione e, si spera, l’antesignano di molti altri sapori acustico-elettrici organici.”

Sulla rivista Acoustic Guitar (numero di novembre/dicembre), Adam Perlmutter ha definito la 724ce la chitarra in koa più bilanciata che abbia mai suonato, aggiungendovi queste reazioni: “Con frequenze medie straordinarie e bassi che non arrivano mai a rimbombare, ha il calore e la dolcezza caratteristici di uno strumento con top in legno duro.”

“Il tono generale della chitarra è nitido e asciutto, con ricche medie frequenze che sembrano collegare le note basse e alte in un unico suono. Ha un’eccezionale chiarezza dei bassi, particolarmente apprezzabile nelle note basse suonate con flatpicking con accordatura standard o le parti suonate con fingerpicking nelle accordature aperte.”

“Ma il punto forte della 724ce sono le alte frequenze… Mentre molte chitarre in koa possono apparire stridule negli alti, le corde più alte di questa chitarra emettono una delicata dolcezza nelle alte frequenze e una risposta al contempo dolce e rifinita. Per fare un’analogia visiva, la risposta negli alti della 724ce è luminosa e calda come una lampadina di Edison, rispetto alla luce accecante di un LED di strada proiettata da altre chitarre in koa.”

Infine, Jimmy Leslie di Guitar Player ha corrisposto l’ammirazione per le virtù visive della chitarra. (“Basta rimuovere la 724ce dall’involucro per pensare “Ma è stupenda!”) Inoltre ha enfatizzato l’impatto della sottile rifinitura sul sound.

“È più leggera e molto meno smorzata della già consolidata serie Koa. Basta il minimo di pressione nella plettrata per mettere in moto il top della 724, e la sua sensibilità semplifica anche le minime sfumature. Riflette molto le intenzioni del chitarrista, e ha a disposizione un’ampia scelta di toni dai più morbidi ai più brillanti, in base all’input dato… La 724ce è il modello ideale per chi cerca uno strumento vivace e sensibile a ogni sottigliezza.”

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Guitar Spotlight

Un giardino esotico

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Un paio di splendidi modelli Urban Ash in edizione limitata mettono in risalto le virtù del legno in un modo tutto nuovo

Dopo il suo debutto con la 324ce Builder’s Edition a inizio 2020, l’Urban Ash ha dimostrato coi fatti che i legni di qualità non esistono solo dall’altra parte del mondo, ma sono coltivati anche nel giardino di Taylor. Anche se continueremo sempre a costruire chitarre con i classici e storici legni come il palissandro indiano e il mogano, poter offrire ai chitarristi un’esperienza del tutto eccezionale usando materiali a km 0 è tutt’altra cosa. Per Taylor, l’Urban Ash è molto più che un ottimo legno, è un grande passo avanti nella nostra missione per sviluppare metodi sempre più sostenibili nella costruzione di chitarre.

Che cos’è l’Urban Ash?

Urban Ash è il nome che abbiamo dato al legno preso dagli alberi di frassino Shamel, noti anche come frassini sempreverdi. Si tratta di una specie molto piantata nelle aree della California meridionale dopo la Seconda Guerra Mondiale come albero da ombra a crescita rapida per corrispondere lo sviluppo delle aree abitate. Così come accadde con altre specie di alberi in aree urbane e residenziali, i frassini alla fine dovettero essere abbattuti per due motivi: avevano raggiunto la fine del loro ciclo vitale naturale oppure erano un rischio per la pubblica sicurezza.

In passato, questi frassini venivano venduti per ricavarne legname da ardere o da scartare. Ed è qui che subentrò Taylor. Grazie alla collaborazione con i professionisti del settore di West Coast Arborists (maggiori dettagli in questo numero), Taylor oggi riesce a produrre legno per chitarre proprio da quei frassini.

Così capimmo che l’Urban Ash è perfetto per la liuteria. Dispone di proprietà simili al mogano più pregiato ed è facilmente duttile per creare le forme e i tagli necessari per assemblare strumenti acustici. Tra gli attributi musicali dell’Urban Ash troviamo una forte risposta delle medie frequenze e un potente focus sulla nota fondamentale.

Ad oggi, usiamo l’Urban Ash come legno per il fondo e le fasce della sopracitata 324ce Builder’s Edition e nelle nostre gemelle compatte GT e GTe Urban Ash. Ora, abbiamo la possibilità di espandere il ruolo di questo legno nel mondo acustico con le nostre prime due chitarre dal top in frassino massello, che offrono nuove presentazioni visive e possibilità musicali.

424ce LTD

Fondo/fasce: Urban Ash

Top: Urban Ash

Forma del corpo: Grand Auditorium

Tastiera: Ebano Crelicam dell’Africa occidentale

Catenatura: V-Class

Larghezza del capotasto: 4,44 cm

Lunghezza: 64,77 cm

Componenti elettroniche: ES2

Protezione: Custodia rigida marrone deluxe

La nostra serie 400 incorpora la massima utilità in ogni genere musicale, ragion per cui ci è sembrata la serie ideale per introdurre questa Grand Auditorium in Urban Ash con applicazioni musicali parimenti ampie.

Oltre al corpo interamente in frassino, abbiamo scelto di mostrare il naturale colorito biondo del frassino, rivelando la ricca granulosità del legno e delle vaghe tonalità panna.

All’interno della chitarra, la nostra pregiata catenatura V-Class mette ancora più in risalto le proprietà sonore del frassino che, in questo caso, comporta una risposta secca simile al mogano nelle medie frequenze, che i più esperti avranno colto nella 324ce Builder’s Edition. Così come la sua controparte più comune con top in legno duro, l’Urban Ash fornisce un focus più chiaro sulla nota suonate, offrendo un equilibrio eccezionale in tutto lo spettro di frequenze.

Dal punto di vista sonoro, la vera differenza di questo modello sta nel top in frassino, che garantisce la naturale compressione tipica dei top in legni duri, un effetto che assottiglia la risposta iniziale per un effetto più delicato e raffinato. Ma, come scoperto dal capo liutaio Andy Powers nel processo di selezione del legno per questo modello, l’Urban Ash non è solo un sostituto per il mogano. Per quanto simile nel profilo tonale, il peso medio vagamente inferiore del frassino vi attribuisce un carattere più sbarazzino se usato nel top.

“Il mogano si contraddistingue per l’ampia gamma di densità”, dice. “In genere, l’Urban Ash è paragonabile al peso inferiore del mogano, grazie al quale assume una qualità più aperta e arieggiata.”

Visivamente parlando, la rifinitura lucida aggiunge una lucentezza elegante al corpo in frassino. I nostri intarsi Renaissance per tastiera e paletta in acrilico italiano riflettono l’appartenenza alla serie 400, mentre gli altri tocchi distintivi, come il binding nero, le meccaniche nere satinate, il battipenna nero e la rosetta nera a 3 anelli, aggiungono strepitosi elementi di contrasto sul corpo biondo del frassino.

224ce-UA DLX LTD

Fondo/fasce: Urban Ash a strati

Top: Urban Ash

Forma del corpo: Grand Auditorium

Tastiera: Ebano Crelicam dell’Africa occidentale

Catenatura: a X “forward shifted”

Larghezza del capotasto: 4,29 cm

Lunghezza: 64,77 cm

Componenti elettroniche: ES2

Protezione: Custodia rigida marrone deluxe

L’altra nostra Grand Auditorium tutta in frassino in edizione limitata abbina il top in Urban Ash massello con il frassino a strati per fondo e fasce. I legni a strati ci permettono di combinare una costruzione durevole con la possibilità di usare pregiate impiallacciature. In questo caso, il fondo e le fasce in frassino a strati vantano una splendida venatura, mentre sia il corpo che il manico mostrano un ricco Sunburst color tabacco.

Dal punto di vista tonale, offre la tipica versatilità musicale del corpo Grand Auditorium, un sound facilmente adattabile che dà il massimo nelle plettrate, nel flatpicking e perfino nel fingerpicking. Anche in questo caso, è la tavola in Urban Ash che contraddistingue questo modello, generando una risposta secca e legnosa con un pizzico di compressione che bilancia la risposta dinamica.

“Il top ha un sapore unico che ricorda il tradizionale top in mogano con una leggera variante più vivace”, dichiara Andy.

Visivamente, il Sunburst color tabacco e la rifinitura lucida del corpo aiutano a farne risaltare la presenza sul palco. Tra le altre caratteristiche visive troviamo le meccaniche dorate Taylor, il battipenna in finto carapace, il binding bianco, la rosetta a un anello in acrilico italiano e gli intarsi Small Diamond sulla tastiera in acrilico italiano. Quanto a percezione tattile, è molto apprezzata la tastiera leggermente più stretta (da 4,29 cm), che semplifica di poco la pressione sui tasti a favore dei musicisti con mani più piccole.

Cerca entrambe queste chitarre Urban Ash in edizione limitata e i rivenditori Taylor autorizzati da questo autunno

Guitar Spotlight

L’apprendimento pratico

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Due nuovi modelli della serie Academy con top in noce ampliano l’estetica e il suono delle nostre chitarre perfette per i principianti.

Quando nel 2017 abbiamo introdotto la serie Academy, le chitarre sembravano come un’estensione naturale della sensibilità progettuale di Taylor focalizzata sui chitarristi. Da sempre le forme del corpo comode, i manici sottili e facili da suonare, e una risposa tonale chiara e reattiva sono al centro della nostra filosofia. La serie Academy ha semplicemente portato queste qualità essenziali all’interno di un gruppo più ampio di musicisti, offrendo un’esperienza “Taylor” autentica a un prezzo più accessibile.

La serie Academy ha proposto uno strumento non troppo prezioso per i viaggi e la quotidianità, ma in grado di offrire buone prestazioni in moltissime situazioni. E sebbene siano state progettate con un occhio di riguardo ai principianti per aiutarli a superare lo “scoglio” iniziale dell’apprendimento di uno strumento, attraggono anche molti chitarristi più esperti.

Cinque anni dopo, siamo emozionati di aggiungere due nuovi modelli alla famiglia Academy: una Drenought 20e e una Grand Concert 22e, entrambe con top in noce massello invece che in abete.

I nuovi modelli della serie Academy a colpo d’occhio:

Forme del corpo: Dreadnought e Grand Concert
Legno del corpo: noce impiallacciato
Legno del top: noce massello
Poggiabraccio: noce smussato
Tastiera: ebano dell’Africa occidentale di Crelicam
Ampiezza del capotasto: 1-11/16”
Lunghezza della scala: 24-7/8”
Elettronica: ES-B
Protezione: Gig Bag

Le chitarre



Questi due nuovi modelli offrono ai chitarristi un’alternativa al suono classico del top in abete, rimpiazzando la cassa armonica con una in noce massello. Grazie alla sua densità e alla sua durezza, il noce è in buona compagnia con il mogano, il koa hawaiano e gli altri legni duri: si avverte un distinto effetto di compressione, proprio dei legni più densi, che smussa l’attacco della chitarra per un suono iniziale più equilibrato. Il noce produce un suono arioso e aperto delle medie con una forte attenzione sulla fondamentale, il che significa che si sentirà di più la nota suonata e meno la risposta squillante degli armonici, che si sentirebbe con altri legni.

Il risultato è un suono chiaro e bilanciato, adeguato alla vasta gamma di applicazioni musicali. Queste chitarre possono essere suonate sia durante le lezioni e la pratica, sia durante le registrazioni o le performance dal vivo grazie al pick-up ES-B incluso, che di recente abbiamo aggiornato con nuovi controlli EQ e una sostituzione più semplice della batteria. La Dreadnought Academy 20e offre tutti i grandi suoni decisi che i musicisti amano grazie alla forma del corpo classica, rendendola un’ottima scelta per gli strimpellatori. Aspettatevi delle basse chiare, delle alte nitide e delle medie molto potenti, con una proiezione in grado di riempire la stanza di suono, soprattutto con un attacco più aggressivo.

Nel frattempo, la Grand Concert Academy 22e è caratterizzata da un profilo più accomodante per una sensazione più intima. La definizione tra le note è forte, rendendola un’ottima scelta per i musicisti fingerstyle o per quelli che usano il plettro per la melodia. Nonostante le dimensioni ridotte, la Academy 22e ha un bel volume e, grazie all’ampia gamma dinamica, è un’ottima scelta per i musicisti che imparano a usare il plettro o a strimpellare con un tocco leggero.

Grazie al poggiabraccio integrato (una caratteristica tipicamente riservata alle chitarre di fascia alata), questi modelli sono ideali per i principianti che si abituano alla sensazione di una chitarra acustica. Inoltre, grazie ai manici sottili e alla lunghezza della scala di 24-7/8 pollici, i musicisti di qualsiasi livello troveranno comoda la tastiera in ebano. Come le altre chitarre della serie Academy, questi modelli sono costruiti senza spalla mancante per ottenere una risonanza ottimale e sono caratterizzati da un corpo leggermente meno profondo rispetto ai modelli standard Dreadnought e Grand Concert, rendendoli così più facili da imbracciare e suonare. L’ultimo tocco è dato da una sottile rifinitura opaca che mette in risalto le venature naturali del noce, per un’estetica di grande impatto.

Questi due modelli sono disponibili presso tutti i rivenditori Taylor autorizzati.

Prodotti

Rivisitare i classici

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Il palissandro indiano si unisce al koa hawaiano e al sassafrasso blackheart come legno esotico per le chitarre T5z Classic.

È difficile credere che la nostra T5 “elettroacustica” abbia debuttato più di sedici anni fa. Il lancio di questa ibrida a corpo cavo nel 2005 riscosse un grande successo, ricevendo premi per il suo design innovativo e svelando un paesaggio sonoro di suoni acustici ed elettrici amplificati da esplorare per i musicisti. Nella sua forma più distillata, la T5 rispondeva al bisogno persistente tra i musicisti di concerti di ottenere suoni puliti e distorti dallo stesso strumento.

Anche prima di collegarla, i chitarristi sono stati attratti dal corpo sottile e leggero della T5 e dal manico Taylor ultra-suonabile. Ci ha fornito una nuova piattaforma di chitarre per mostrare i nostri ultimi sviluppi nel design dei pick-up, in quanto abbiamo integrato un sensore per il corpo acustico (un componente della nostra elettronica magnetica originale Expression System, che avevamo introdotto nel 2003 con le nostre chitarre acustiche) con design humbucker di proprietà. La commutazione a cinque vie richiamava diverse configurazioni di pick-up, mentre la compatibilità fluida della chitarra con amplificatori acustici (o un sistema di amplificazione) e amplificatori elettrici significava che, con una box A/B/Both, un musicista che si esibiva poteva ricoprire uno spazio vasto sul palco con una sola chitarra.

Daria Musk ci illustra il settaggio che preferisce sulla T5z.

Negli anni la T5 si è evoluta proprio come tutti i nostri design di chitarre. L’elettronica è stata aggiornata e ha generato il lancio spin-off della T5z dal corpo più piccolo (ispirato da un design personalizzato per Prince), che tendeva di più al mondo delle chitarre elettriche con corde per chitarra elettrica, tasti enormi e una tastiera da 12 pollici di raggio.

Attraverso tutte le sue iterazioni, la T5z resta uno strumento musicale unico, che parla ai desideri musicali sempre più diversi dei chitarristi e al loro interesse a esplorare nuove texture sonore in un ambiente amplificato. Inoltre, l’evoluzione della tecnologia di amplifier modeling ed effetti ha reso più facile che mai per i musicisti poter sfruttare i punti di forza della T5z al massimo. Piuttosto che avere bisogno di una doppia disposizione per l’amplificatore acustico ed elettrico, per esempio, oggi i chitarristi possono collegare un Fractal AX8, un Line 6 Helix o qualche altra interfaccia di registrazione, alla ricerca di nuove sfumature sonore di ispirazione.

Top in legno esotico

Negli anni la nostra offerta di modelli T5z si è costantemente evoluta per includere una robusta gamma di legni per il top, trattamenti di colore e altri dettagli delle caratteristiche delle nostre serie Custom, Pro, Standard, Classic e Classic Deluxe. Lo scorso anno abbiamo rafforzato la nostra offerta con un paio di nuovi modelli T5z Classic con bellissimi top in legno duro: koa e sassafrasso blackheart. Quest’anno siamo lieti di aggiungere un’edizione con top in palissandro. Come le sue controparti, il modello in palissandro ha un top in shaded edgeburst e una finitura satinata. Il fondo, le fasce e il manico presentano sfumature di colore nero che si abbinano alle tonalità ricche e scure del palissandro, con le meccaniche Taylor satinate nere che aggiungono un perfetto tocco estetico.

Tra queste Classic con top in legno esotico e gli altri modelli che formano la famiglia T5z, c’è un’ampia scelta di look e suoni. Questi e altri modelli T5z sono disponibili dal vostro rivenditore Taylor di fiducia.

two Taylor acoustic 200 Series Plus guitars, one laying on its side in front and the other handing from a stand behind

Prodotti 

Un duo dinamico

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I gemelli eterozigoti della nostra serie 200 Plus coniugano un equilibrio armonico di utilità musicale a un prezzo conveniente.

Che siate musicisti esperti o alle prime armi, è sempre importante avere una chitarra robusta e affidabile. Quasi ogni chitarrista di lunga data ne possiede una, ottima come accompagnamento nelle serate open mic e per quando si strimpella sul divano alla ricerca di canzoni nuove. E se questa chitarra sfoggiasse caratteristiche che ne aumentano stile e utilità? Meglio ancora. Vi presento la 214ce Plus e la sua controparte di serie, la 210ce Plus, progettate per essere chitarre dall’uso quotidiano, con prestazioni eccellenti e con un occhio al portafoglio.

Queste due chitarre si assomigliano sotto diversi aspetti: fondo e fasce in palissandro indiano impiallacciato, tavola in abete massello, spalla mancante veneziana, elettronica ES2 e un comodo manico Taylor (ampiezza al capotasto di 1-11/16 pollici – 43 mm) che riduce la fatica della vostra mano. A livello estetico, le due chitarre possono vantare una finitura lucida su tutto il corpo e meccaniche in nickel che le contraddistinguono dai modelli standard della serie 200, oltre alla nostra nuova custodia AeroCase, che combina una portabilità leggera a una protezione straordinaria.

I due modelli si distinguono per le differenti forme del corpo: la 214ce Plus sfrutta la piattaforma originale Taylor della Grand Auditorium, mentre la 210ce Plus sfoggia il classico stile Dreadnought. Spesso i musicisti apprezzano la Grand Auditorium per la sua misura unica e per l’adattabilità della sua risposta sonora, che regala performance meravigliose in fingerpicking, flatpicking e anche nello strumming più aggressivo. Il carattere aperto e al contempo articolato della Grand Auditorium la rende capace di adattarsi a un’ampia varietà di generi e stili musicali, grazie alla sua risposta decisa che riesce a bilanciare il calore delle basse e la limpidezza delle alte.

Andy Power prova la 214ce Plus.

La 210ce Plus, invece, possiede una forma più larga e imponente ed esibisce un corpo da dreadnought reinterpretato in chiave Taylor. Di solito i musicisti scelgono le dreadnought per la loro proiezione energica, amplificata da una maggiore risposta delle basse. La loro ampia camera d’aria permette di raggiungere un volume strabiliante; la nostra versione conserva questa potenza tonante ma ridimensiona parte degli armonici a favore di una maggiore separazione delle note, così da mantenere il sound Taylor “contemporaneo” che piace tanto ai musicisti. Il risultato è uno strumento che riesce a bilanciare il suono tradizionale del corpo dreadnought e le moderne migliorie che la rendono ancora più valida quando volete che la voce della vostra chitarra passi in primo piano.

Lindsay Love-Bivens suona la 210ce Plus Dreadnought.

Qualunque siano le vostre preferenze, queste due chitarre sono disponibili nei negozi e aspettano solo di essere provate. Andate a trovare il vostro rivenditore Taylor o visitate il sito web del vostro rivenditore online di fiducia.

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Un senso straordinario

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TaylorSense torna come il nostro sistema di monitoraggio per chitarre più completo di sempre

Se fate shopping per le vostre chitarre, soprattutto se vivete in un posto con un clima più secco della media come la casa di questo scrittore a Denver, Colorado, dove in sostanza i negozi di chitarre usano degli umidificatori giganti per conservare gli strumenti acustici, è probabile che abbiate almeno sentito parlare dell’importanza di mantenere la chitarra umidificata e adeguatamente protetta da deformazioni o crepe. Ecco perché molti negozi di chitarre tengono le acustiche in una stanza separata con un clima controllato, e perché una chitarra accordata può scordarsi semplicemente passando da una stanza fredda a un palco caldo e illuminato, o durante il trasporto da una casa all’altra. È anche il motivo per cui il clima della nostra fabbrica a El Cajon è controllato con attenzione per mantenere temperature e livelli di umidità ottimali. Per i chitarristi, mantenere lo strumento correttamente umidificato potrebbe essere la parte più importante della sua manutenzione, soprattutto se si viaggia con la propria acustica e si suona regolarmente in posti nuovi.

Usate TaylorSense, il sistema nuovo e migliorato di Taylor per la cura della chitarra per i chitarristi acustici.

In breve, TaylorSense è una scatoletta a batterie che sostituisce la scatola standard a batteria 9 volt di una chitarra Taylor. Al suo interno, i sensori monitorano l’umidità relativa e la temperatura intorno allo strumento, trasmettendo le informazioni a uno smartphone collegato in Bluetooth a basso consumo. Grazie all’app TaylorSense, i musicisti potranno controllare le informazioni climatiche in tempo reale.

Per la maggior parte delle chitarre acustiche, lo sweet spot climatico è tra il 40 e il 60% di umidità relativa, e i picchi o i grandi cali di temperatura (per esempio, un giorno d’inverno gelido o un giorno d’estate particolarmente caldo) possono causare potenzialmente anche dei danni. Se i valori intorno alla chitarra dovessero salire o scendere al di fuori dei livelli raccomandati e rimanerci abbastanza a lungo da danneggiare lo strumento, TaylorSense vi avviserà sul telefono. La scatola dei sensori rileva anche i danni da impatto, così saprete se la custodia subisce un colpo che deve essere controllato. Infine, TaylorSense tiene traccia del livello della batteria della chitarra, così non dovrete mai preoccuparvi di iniziare uno spettacolo con un pick-up morente.

I fan di lunga data della Taylor Guitars potrebbero pensare: “Ma Taylor non l’ha lanciato qualche anno fa?”. Non vi sbagliate: l’idea di un dispositivo completo per il monitoraggio della salute della chitarra rimbalza tra gli esperti della Taylor da un decennio. Negli anni passati abbiamo offerto delle iterazioni del sistema, abbinate a un’app esclusiva per iPhone che comprendeva anche un accordatore digitale e un’interfaccia di registrazione digitale a quattro tracce. Eravamo entusiasti della possibilità di offrire ai musicisti un modo semplice per assicurarsi che le loro chitarre durassero una vita ed evitare costose riparazioni per crepe o problemi al manico, e molti di loro, specialmente quelli che possiedono diverse Taylor, hanno condiviso il proprio apprezzamento per un sistema unico per aiutare a mantenere gli strumenti in buona forma.

Ma anche se TaylorSense è una tecnologia digitale integrata in un sistema tipicamente analogo (la chitarra acustica) ed è comune alle nuove tecnologie musicali, alcuni utenti hanno segnalato problemi con la prima versione del dispositivo. Scott Reinhardt, il nostro direttore del marketing digitale e al dettaglio, che ha aiutato a guidare il progetto fin dall’inizio, è stato al centro delle conversazioni con i musicisti e i clienti che volevano di più da TaylorSense. Scott sottolinea che, mentre il sistema TaylorSense originale per iOS è stato accolto con grandi elogi dai recensori ed è stato anche descritto in USA Today, in seguito è diventato chiaro che poteva essere migliorato.

“Ci siamo resi conto che non ci eravamo attrezzati per servire la tecnologia in modo efficace”, dice Scott. “Avevamo anche un gran numero di proprietari di nostre chitarre che chiedeva a gran voce un’esperienza TaylorSense per Android.”

Adagiarsi sugli allori non fa parte del modo di fare affari della Taylor: non abbandoniamo le buone idee se non funzionano perfettamente al primo tentativo. E così, ci siamo messi al lavoro, coinvolgendo dei nuovi sviluppatori di app insieme al nostro team di assistenza e riparazione in fabbrica per ottimizzare l’app e costruire una serie di sensori più accurati e coerenti per la scatola a batteria. Concentrandoci sul migliorare l’esperienza e focalizzandoci sulla funzionalità dell’app, abbiamo cercato di fornire risultati eccellenti senza sovraccaricare il software o i suoi utenti. Inoltre, per il team era importante che il sistema fosse disponibile per il maggior numero possibile di musicisti, quindi estendere l’app agli utenti Android era in cima alla lista delle nostre priorità per la versione aggiornata di TaylorSense. Era fondamentale anche rendere il sistema accessibile a una gamma più ampia di chitarristi, non solo quelli che preferiscono i dispositivi Android a quelli Apple, ma anche a quelli di tutto il mondo. Per raggiungere quest’obiettivo era necessario trovare il modo di aumentare gradualmente la tecnologia e renderla utilizzabile indipendentemente da dove si trova il musicista.

Dopo mesi di sviluppo, test approfonditi e infinite iterazioni dell’app, a gennaio del 2020 è uscito il nuovo sistema TaylorSense. L‘app partner per il dispositivo è disponibile sia per gli utenti di smartphone Apple che Android, e siamo entusiasti che i chitarristi di Stati Uniti, Canada, Europa e Regno Unito riferiscano di avere ottime esperienze con la nuova tecnologia.

Naturalmente, non avremmo potuto realizzare tutto questo senza l’aiuto dei veri chitarristi Taylor. Ricostruire la scatola dei sensori e l’app per smartphone nel modo giusto ha comportato la consegna dei dispositivi agli artisti e ai proprietari di Taylor, che li hanno rigorosamente testati e ci hanno aiutato a perfezionare il sistema. Tra questi annoveriamo Gabriel O’Brien, musicista Taylor, ingegnere audio e moderatore del gruppo non ufficiale dei proprietari di Taylor su Facebook. Gabriel ha condiviso i suoi pensieri dopo aver installato TaylorSense in due delle sue chitarre acustiche e aver usato il sistema per diversi mesi.

“In realtà, molte delle domande più comuni sulla cura della chitarra riguardano i problemi d’umidità”, dice. “Essere in grado di tracciare i livelli di umidità via Bluetooth ti fa stare davvero tranquillo, poiché ti avvisa quando la chitarra è al di fuori dell’intervallo di umidità ottimale. Registra anche l’impatto fisico, che è importante per le persone che viaggiano con le loro chitarre o anche per quelle come me che hanno bambini in casa. Inoltre, è facile da installare; un musicista senza esperienza tecnica di chitarra può farlo in pochi minuti.”

Il sistema TaylorSense riprogettato si sta facendo strada nel mondo della chitarra e siamo lieti che i chitarristi stiano apprezzando l’esperienza utente migliorata e gli aggiornamenti in tempo reale. L’unità TaylorSense può essere ordinata su TaylorSense.com o acquistata presso il proprio rivenditore Taylor locale.

Four Taylor GS Mini acoustic guitars in a group with two standing vertically and two laying horizontally

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Mini Mania

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Portatile, audace e pronta a tutto, la GS Mini è emozione pura in formato chitarra.

La seconda metà del 2021 potrebbe rivelarsi come uno dei periodi più ispiratori a livello creativo degli ultimi anni, di certo degli ultimi mesi. Gli spazi pubblici stanno gradualmente riaprendo in diverse parti del mondo e ovunque le persone sentono il desiderio crescente di fare musica insieme. Ciò significa che le chitarre acustiche stanno per vivere un grande momento sotto il sole e non c’è chitarra migliore per la creatività spontanea della GS Mini.

I fan di lunga data della Taylor conoscono bene questo strumento: una chitarra acustica in scala ridotta e con top soldo, con un suono molto più pieno della sua struttura. Prendendo in prestito le curve base della forma del corpo più grande della Grand Symphony, potendo essere portata ovunque e vantando un’estetica non troppo elaborata, da oltre un decennio la GS Mini stupisce e carica le jam session. E, anche se è una delle chitarre acustiche più vendute nel mondo, c’è molto di più in questo strumento e in questa famiglia di chitarre di quello che si riesce a vedere. Mentre l’ubiquità della GS Mini come chitarra da imbracciare e suonare la rende si accessibile che pratica virtualmente per qualsiasi chitarrista, a volte è anche pensata solo come chitarra da viaggio e non come un sistema complesso di scelte di design che si interconnettono, come nel caso delle nostre chitarre con corpo normale. Ma la Mini è pensata con attenzione e le scelte fatte hanno influenzato in modo profondo il prodotto finale, anche quando non sono subito riconoscibili.

Prendiamo il fondo e le fasce della Gs Mini in legno impiallacciato: due impiallacciature sottili di legno intorno a uno strato centrale di un altro legno per aggiungere durabilità e resistenza strutturale. Imbracciate questo strumento e noterete con piacere che il fondo è leggermente piegato all’infuori, o inarcato, verso il corpo del musicista. Guardate all’interno del corpo e vedrete un fondo privo dei montanti di rinforzo che usiamo nelle chitarre in legno massiccio per articolare il loro tono e modellare la loro risposta musicale. Questa scelta di design, che caratterizza anche tutte le nostre chitarre con fondo e fasce in legno impiallacciato, ci aiuta a massimizzare ciò che le risorse naturali ci danno e al contempo rende i nostri strumenti più duraturi.

“Il design ‘a cupola’ del fondo rinforza molto questa parte della chitarra, eliminando il bisogno di un’ulteriore incatenatura”, spiega il maestro liutaio Andy Powers. “Un buon motivo per farlo è evitare lo spreco di legno grezzo. Quando si sega una tavola in pezzi per il fondo, la metà o più di essa finisce come segatura. Quando si taglia la stessa tavola in impiallacciature sottili per chitarre come la GS Mini, molto poco legno viene sprecato come segatura.

Lindsay Love-Bivens di Taylor ci delizia con il dolce suono della GS Mini-e Koa Plus.

Un’altra caratteristica spesso non notata di questa chitarra è il foro di risonanza, che ha le stesse dimensioni di quello delle chitarre con dimensioni normali, il che lo rende effettivamente molto grande per il corpo della GS Mini. È stata una scelta voluta, dice Andy, progettata per cambiare il modo in cui il suono delle chitarre si propaga e ne genera uno più immersivo da uno strumento piccolo.

“Il foro di risonanza relativamente grande di questa chitarra crea una proiezione del suono meno direzionale e più un suono che avvolge il chitarrista”, dice Andy. “Paragonato al foro di risonanza piccolo della Baby Taylor, questo foro tenderà a dare l’impressione di un corpo leggermente più grande quando si ascolta dalla prospettiva del musicista.

Nonostante l’aspetto modesto, la GS Mini è una meraviglia del design acustico che ha avuto un serio impatto nelle mani dei musicisti. Di recente ci siamo messi in contatto con un’ampia fascia di artisti per sentire i loro pensieri sulle proprie GS Mini in occasione del decimo anniversario della chitarra nel 2020. Attraverso lo spettro degli stili musicali, gli artisti hanno risposto con entusiasmo: da Coy Bowles della Zac Brown Band a Danny Worsnop degli Asking Alexandria, da Stephen Egerton a Daria Musk, da Daniel Donato al cantautore colombiano Camilo. Ovunque nel mondo della musica gli artisti stanno usando la GS Mini non solo come una chitarra per fare pratica, ma come uno strumento musicale ispiratore degno di un posto nell’arsenale di qualsiasi chitarrista.

In questa recente performance, l’artista colombiano vincitore del Latin Grammy Award, Camilo, esegue una stupenda versione unplugged del suo brano “BEBÉ”. Camilo suona la sua GS Mini-e Koa Plus, personalizzata con un’incisione sul battipenna.

Naturalmente, negli ultimi anni la famiglia GS Mini è cresciuta e ora include il GS Mini Bass, che è diventato uno strumento malleabile per i musicisti che vogliono aggiungere un altro livello di complessità tonale alle loro composizioni. Può sembrare piccolo, ma ha un suono enorme come qualsiasi basso che abbiate mai sentito. Di recente l’ingegnere del suono, compositore e bassista RAM ha mostrato il suo GS Mini-e Maple Bass, che ha definito il suo basso preferito per la registrazione.

Il compositore e bassista sessionman RAM dimostra l’estensione musicale e la chiarezza del GS Mini-e Bass.

Potete trovare l’intera linea GS Mini, compreso il GS Mini Bass e la sorprendente GS Mini-e Koa Plus, presso i rivenditori autorizzati Taylor di tutto il mondo e presso i rivenditori Taylor online.