Guitar Spotlight

L’apprendimento pratico

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Due nuovi modelli della serie Academy con top in noce ampliano l’estetica e il suono delle nostre chitarre perfette per i principianti.

Quando nel 2017 abbiamo introdotto la serie Academy, le chitarre sembravano come un’estensione naturale della sensibilità progettuale di Taylor focalizzata sui chitarristi. Da sempre le forme del corpo comode, i manici sottili e facili da suonare, e una risposa tonale chiara e reattiva sono al centro della nostra filosofia. La serie Academy ha semplicemente portato queste qualità essenziali all’interno di un gruppo più ampio di musicisti, offrendo un’esperienza “Taylor” autentica a un prezzo più accessibile.

La serie Academy ha proposto uno strumento non troppo prezioso per i viaggi e la quotidianità, ma in grado di offrire buone prestazioni in moltissime situazioni. E sebbene siano state progettate con un occhio di riguardo ai principianti per aiutarli a superare lo “scoglio” iniziale dell’apprendimento di uno strumento, attraggono anche molti chitarristi più esperti.

Cinque anni dopo, siamo emozionati di aggiungere due nuovi modelli alla famiglia Academy: una Drenought 20e e una Grand Concert 22e, entrambe con top in noce massello invece che in abete.

I nuovi modelli della serie Academy a colpo d’occhio:

Forme del corpo: Dreadnought e Grand Concert
Legno del corpo: noce impiallacciato
Legno del top: noce massello
Poggiabraccio: noce smussato
Tastiera: ebano dell’Africa occidentale di Crelicam
Ampiezza del capotasto: 1-11/16”
Lunghezza della scala: 24-7/8”
Elettronica: ES-B
Protezione: Gig Bag

Le chitarre



Questi due nuovi modelli offrono ai chitarristi un’alternativa al suono classico del top in abete, rimpiazzando la cassa armonica con una in noce massello. Grazie alla sua densità e alla sua durezza, il noce è in buona compagnia con il mogano, il koa hawaiano e gli altri legni duri: si avverte un distinto effetto di compressione, proprio dei legni più densi, che smussa l’attacco della chitarra per un suono iniziale più equilibrato. Il noce produce un suono arioso e aperto delle medie con una forte attenzione sulla fondamentale, il che significa che si sentirà di più la nota suonata e meno la risposta squillante degli armonici, che si sentirebbe con altri legni.

Il risultato è un suono chiaro e bilanciato, adeguato alla vasta gamma di applicazioni musicali. Queste chitarre possono essere suonate sia durante le lezioni e la pratica, sia durante le registrazioni o le performance dal vivo grazie al pick-up ES-B incluso, che di recente abbiamo aggiornato con nuovi controlli EQ e una sostituzione più semplice della batteria. La Dreadnought Academy 20e offre tutti i grandi suoni decisi che i musicisti amano grazie alla forma del corpo classica, rendendola un’ottima scelta per gli strimpellatori. Aspettatevi delle basse chiare, delle alte nitide e delle medie molto potenti, con una proiezione in grado di riempire la stanza di suono, soprattutto con un attacco più aggressivo.

Nel frattempo, la Grand Concert Academy 22e è caratterizzata da un profilo più accomodante per una sensazione più intima. La definizione tra le note è forte, rendendola un’ottima scelta per i musicisti fingerstyle o per quelli che usano il plettro per la melodia. Nonostante le dimensioni ridotte, la Academy 22e ha un bel volume e, grazie all’ampia gamma dinamica, è un’ottima scelta per i musicisti che imparano a usare il plettro o a strimpellare con un tocco leggero.

Grazie al poggiabraccio integrato (una caratteristica tipicamente riservata alle chitarre di fascia alata), questi modelli sono ideali per i principianti che si abituano alla sensazione di una chitarra acustica. Inoltre, grazie ai manici sottili e alla lunghezza della scala di 24-7/8 pollici, i musicisti di qualsiasi livello troveranno comoda la tastiera in ebano. Come le altre chitarre della serie Academy, questi modelli sono costruiti senza spalla mancante per ottenere una risonanza ottimale e sono caratterizzati da un corpo leggermente meno profondo rispetto ai modelli standard Dreadnought e Grand Concert, rendendoli così più facili da imbracciare e suonare. L’ultimo tocco è dato da una sottile rifinitura opaca che mette in risalto le venature naturali del noce, per un’estetica di grande impatto.

Questi due modelli sono disponibili presso tutti i rivenditori Taylor autorizzati.

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Rivisitare i classici

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Il palissandro indiano si unisce al koa hawaiano e al sassafrasso blackheart come legno esotico per le chitarre T5z Classic.

È difficile credere che la nostra T5 “elettroacustica” abbia debuttato più di sedici anni fa. Il lancio di questa ibrida a corpo cavo nel 2005 riscosse un grande successo, ricevendo premi per il suo design innovativo e svelando un paesaggio sonoro di suoni acustici ed elettrici amplificati da esplorare per i musicisti. Nella sua forma più distillata, la T5 rispondeva al bisogno persistente tra i musicisti di concerti di ottenere suoni puliti e distorti dallo stesso strumento.

Anche prima di collegarla, i chitarristi sono stati attratti dal corpo sottile e leggero della T5 e dal manico Taylor ultra-suonabile. Ci ha fornito una nuova piattaforma di chitarre per mostrare i nostri ultimi sviluppi nel design dei pick-up, in quanto abbiamo integrato un sensore per il corpo acustico (un componente della nostra elettronica magnetica originale Expression System, che avevamo introdotto nel 2003 con le nostre chitarre acustiche) con design humbucker di proprietà. La commutazione a cinque vie richiamava diverse configurazioni di pick-up, mentre la compatibilità fluida della chitarra con amplificatori acustici (o un sistema di amplificazione) e amplificatori elettrici significava che, con una box A/B/Both, un musicista che si esibiva poteva ricoprire uno spazio vasto sul palco con una sola chitarra.

Daria Musk ci illustra il settaggio che preferisce sulla T5z.

Negli anni la T5 si è evoluta proprio come tutti i nostri design di chitarre. L’elettronica è stata aggiornata e ha generato il lancio spin-off della T5z dal corpo più piccolo (ispirato da un design personalizzato per Prince), che tendeva di più al mondo delle chitarre elettriche con corde per chitarra elettrica, tasti enormi e una tastiera da 12 pollici di raggio.

Attraverso tutte le sue iterazioni, la T5z resta uno strumento musicale unico, che parla ai desideri musicali sempre più diversi dei chitarristi e al loro interesse a esplorare nuove texture sonore in un ambiente amplificato. Inoltre, l’evoluzione della tecnologia di amplifier modeling ed effetti ha reso più facile che mai per i musicisti poter sfruttare i punti di forza della T5z al massimo. Piuttosto che avere bisogno di una doppia disposizione per l’amplificatore acustico ed elettrico, per esempio, oggi i chitarristi possono collegare un Fractal AX8, un Line 6 Helix o qualche altra interfaccia di registrazione, alla ricerca di nuove sfumature sonore di ispirazione.

Top in legno esotico

Negli anni la nostra offerta di modelli T5z si è costantemente evoluta per includere una robusta gamma di legni per il top, trattamenti di colore e altri dettagli delle caratteristiche delle nostre serie Custom, Pro, Standard, Classic e Classic Deluxe. Lo scorso anno abbiamo rafforzato la nostra offerta con un paio di nuovi modelli T5z Classic con bellissimi top in legno duro: koa e sassafrasso blackheart. Quest’anno siamo lieti di aggiungere un’edizione con top in palissandro. Come le sue controparti, il modello in palissandro ha un top in shaded edgeburst e una finitura satinata. Il fondo, le fasce e il manico presentano sfumature di colore nero che si abbinano alle tonalità ricche e scure del palissandro, con le meccaniche Taylor satinate nere che aggiungono un perfetto tocco estetico.

Tra queste Classic con top in legno esotico e gli altri modelli che formano la famiglia T5z, c’è un’ampia scelta di look e suoni. Questi e altri modelli T5z sono disponibili dal vostro rivenditore Taylor di fiducia.

two Taylor acoustic 200 Series Plus guitars, one laying on its side in front and the other handing from a stand behind

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Un duo dinamico

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I gemelli eterozigoti della nostra serie 200 Plus coniugano un equilibrio armonico di utilità musicale a un prezzo conveniente.

Che siate musicisti esperti o alle prime armi, è sempre importante avere una chitarra robusta e affidabile. Quasi ogni chitarrista di lunga data ne possiede una, ottima come accompagnamento nelle serate open mic e per quando si strimpella sul divano alla ricerca di canzoni nuove. E se questa chitarra sfoggiasse caratteristiche che ne aumentano stile e utilità? Meglio ancora. Vi presento la 214ce Plus e la sua controparte di serie, la 210ce Plus, progettate per essere chitarre dall’uso quotidiano, con prestazioni eccellenti e con un occhio al portafoglio.

Queste due chitarre si assomigliano sotto diversi aspetti: fondo e fasce in palissandro indiano impiallacciato, tavola in abete massello, spalla mancante veneziana, elettronica ES2 e un comodo manico Taylor (ampiezza al capotasto di 1-11/16 pollici – 43 mm) che riduce la fatica della vostra mano. A livello estetico, le due chitarre possono vantare una finitura lucida su tutto il corpo e meccaniche in nickel che le contraddistinguono dai modelli standard della serie 200, oltre alla nostra nuova custodia AeroCase, che combina una portabilità leggera a una protezione straordinaria.

I due modelli si distinguono per le differenti forme del corpo: la 214ce Plus sfrutta la piattaforma originale Taylor della Grand Auditorium, mentre la 210ce Plus sfoggia il classico stile Dreadnought. Spesso i musicisti apprezzano la Grand Auditorium per la sua misura unica e per l’adattabilità della sua risposta sonora, che regala performance meravigliose in fingerpicking, flatpicking e anche nello strumming più aggressivo. Il carattere aperto e al contempo articolato della Grand Auditorium la rende capace di adattarsi a un’ampia varietà di generi e stili musicali, grazie alla sua risposta decisa che riesce a bilanciare il calore delle basse e la limpidezza delle alte.

Andy Power prova la 214ce Plus.

La 210ce Plus, invece, possiede una forma più larga e imponente ed esibisce un corpo da dreadnought reinterpretato in chiave Taylor. Di solito i musicisti scelgono le dreadnought per la loro proiezione energica, amplificata da una maggiore risposta delle basse. La loro ampia camera d’aria permette di raggiungere un volume strabiliante; la nostra versione conserva questa potenza tonante ma ridimensiona parte degli armonici a favore di una maggiore separazione delle note, così da mantenere il sound Taylor “contemporaneo” che piace tanto ai musicisti. Il risultato è uno strumento che riesce a bilanciare il suono tradizionale del corpo dreadnought e le moderne migliorie che la rendono ancora più valida quando volete che la voce della vostra chitarra passi in primo piano.

Lindsay Love-Bivens suona la 210ce Plus Dreadnought.

Qualunque siano le vostre preferenze, queste due chitarre sono disponibili nei negozi e aspettano solo di essere provate. Andate a trovare il vostro rivenditore Taylor o visitate il sito web del vostro rivenditore online di fiducia.

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Un senso straordinario

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TaylorSense torna come il nostro sistema di monitoraggio per chitarre più completo di sempre

Se fate shopping per le vostre chitarre, soprattutto se vivete in un posto con un clima più secco della media come la casa di questo scrittore a Denver, Colorado, dove in sostanza i negozi di chitarre usano degli umidificatori giganti per conservare gli strumenti acustici, è probabile che abbiate almeno sentito parlare dell’importanza di mantenere la chitarra umidificata e adeguatamente protetta da deformazioni o crepe. Ecco perché molti negozi di chitarre tengono le acustiche in una stanza separata con un clima controllato, e perché una chitarra accordata può scordarsi semplicemente passando da una stanza fredda a un palco caldo e illuminato, o durante il trasporto da una casa all’altra. È anche il motivo per cui il clima della nostra fabbrica a El Cajon è controllato con attenzione per mantenere temperature e livelli di umidità ottimali. Per i chitarristi, mantenere lo strumento correttamente umidificato potrebbe essere la parte più importante della sua manutenzione, soprattutto se si viaggia con la propria acustica e si suona regolarmente in posti nuovi.

Usate TaylorSense, il sistema nuovo e migliorato di Taylor per la cura della chitarra per i chitarristi acustici.

In breve, TaylorSense è una scatoletta a batterie che sostituisce la scatola standard a batteria 9 volt di una chitarra Taylor. Al suo interno, i sensori monitorano l’umidità relativa e la temperatura intorno allo strumento, trasmettendo le informazioni a uno smartphone collegato in Bluetooth a basso consumo. Grazie all’app TaylorSense, i musicisti potranno controllare le informazioni climatiche in tempo reale.

Per la maggior parte delle chitarre acustiche, lo sweet spot climatico è tra il 40 e il 60% di umidità relativa, e i picchi o i grandi cali di temperatura (per esempio, un giorno d’inverno gelido o un giorno d’estate particolarmente caldo) possono causare potenzialmente anche dei danni. Se i valori intorno alla chitarra dovessero salire o scendere al di fuori dei livelli raccomandati e rimanerci abbastanza a lungo da danneggiare lo strumento, TaylorSense vi avviserà sul telefono. La scatola dei sensori rileva anche i danni da impatto, così saprete se la custodia subisce un colpo che deve essere controllato. Infine, TaylorSense tiene traccia del livello della batteria della chitarra, così non dovrete mai preoccuparvi di iniziare uno spettacolo con un pick-up morente.

I fan di lunga data della Taylor Guitars potrebbero pensare: “Ma Taylor non l’ha lanciato qualche anno fa?”. Non vi sbagliate: l’idea di un dispositivo completo per il monitoraggio della salute della chitarra rimbalza tra gli esperti della Taylor da un decennio. Negli anni passati abbiamo offerto delle iterazioni del sistema, abbinate a un’app esclusiva per iPhone che comprendeva anche un accordatore digitale e un’interfaccia di registrazione digitale a quattro tracce. Eravamo entusiasti della possibilità di offrire ai musicisti un modo semplice per assicurarsi che le loro chitarre durassero una vita ed evitare costose riparazioni per crepe o problemi al manico, e molti di loro, specialmente quelli che possiedono diverse Taylor, hanno condiviso il proprio apprezzamento per un sistema unico per aiutare a mantenere gli strumenti in buona forma.

Ma anche se TaylorSense è una tecnologia digitale integrata in un sistema tipicamente analogo (la chitarra acustica) ed è comune alle nuove tecnologie musicali, alcuni utenti hanno segnalato problemi con la prima versione del dispositivo. Scott Reinhardt, il nostro direttore del marketing digitale e al dettaglio, che ha aiutato a guidare il progetto fin dall’inizio, è stato al centro delle conversazioni con i musicisti e i clienti che volevano di più da TaylorSense. Scott sottolinea che, mentre il sistema TaylorSense originale per iOS è stato accolto con grandi elogi dai recensori ed è stato anche descritto in USA Today, in seguito è diventato chiaro che poteva essere migliorato.

“Ci siamo resi conto che non ci eravamo attrezzati per servire la tecnologia in modo efficace”, dice Scott. “Avevamo anche un gran numero di proprietari di nostre chitarre che chiedeva a gran voce un’esperienza TaylorSense per Android.”

Adagiarsi sugli allori non fa parte del modo di fare affari della Taylor: non abbandoniamo le buone idee se non funzionano perfettamente al primo tentativo. E così, ci siamo messi al lavoro, coinvolgendo dei nuovi sviluppatori di app insieme al nostro team di assistenza e riparazione in fabbrica per ottimizzare l’app e costruire una serie di sensori più accurati e coerenti per la scatola a batteria. Concentrandoci sul migliorare l’esperienza e focalizzandoci sulla funzionalità dell’app, abbiamo cercato di fornire risultati eccellenti senza sovraccaricare il software o i suoi utenti. Inoltre, per il team era importante che il sistema fosse disponibile per il maggior numero possibile di musicisti, quindi estendere l’app agli utenti Android era in cima alla lista delle nostre priorità per la versione aggiornata di TaylorSense. Era fondamentale anche rendere il sistema accessibile a una gamma più ampia di chitarristi, non solo quelli che preferiscono i dispositivi Android a quelli Apple, ma anche a quelli di tutto il mondo. Per raggiungere quest’obiettivo era necessario trovare il modo di aumentare gradualmente la tecnologia e renderla utilizzabile indipendentemente da dove si trova il musicista.

Dopo mesi di sviluppo, test approfonditi e infinite iterazioni dell’app, a gennaio del 2020 è uscito il nuovo sistema TaylorSense. L‘app partner per il dispositivo è disponibile sia per gli utenti di smartphone Apple che Android, e siamo entusiasti che i chitarristi di Stati Uniti, Canada, Europa e Regno Unito riferiscano di avere ottime esperienze con la nuova tecnologia.

Naturalmente, non avremmo potuto realizzare tutto questo senza l’aiuto dei veri chitarristi Taylor. Ricostruire la scatola dei sensori e l’app per smartphone nel modo giusto ha comportato la consegna dei dispositivi agli artisti e ai proprietari di Taylor, che li hanno rigorosamente testati e ci hanno aiutato a perfezionare il sistema. Tra questi annoveriamo Gabriel O’Brien, musicista Taylor, ingegnere audio e moderatore del gruppo non ufficiale dei proprietari di Taylor su Facebook. Gabriel ha condiviso i suoi pensieri dopo aver installato TaylorSense in due delle sue chitarre acustiche e aver usato il sistema per diversi mesi.

“In realtà, molte delle domande più comuni sulla cura della chitarra riguardano i problemi d’umidità”, dice. “Essere in grado di tracciare i livelli di umidità via Bluetooth ti fa stare davvero tranquillo, poiché ti avvisa quando la chitarra è al di fuori dell’intervallo di umidità ottimale. Registra anche l’impatto fisico, che è importante per le persone che viaggiano con le loro chitarre o anche per quelle come me che hanno bambini in casa. Inoltre, è facile da installare; un musicista senza esperienza tecnica di chitarra può farlo in pochi minuti.”

Il sistema TaylorSense riprogettato si sta facendo strada nel mondo della chitarra e siamo lieti che i chitarristi stiano apprezzando l’esperienza utente migliorata e gli aggiornamenti in tempo reale. L’unità TaylorSense può essere ordinata su TaylorSense.com o acquistata presso il proprio rivenditore Taylor locale.

Four Taylor GS Mini acoustic guitars in a group with two standing vertically and two laying horizontally

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Mini Mania

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Portatile, audace e pronta a tutto, la GS Mini è emozione pura in formato chitarra.

La seconda metà del 2021 potrebbe rivelarsi come uno dei periodi più ispiratori a livello creativo degli ultimi anni, di certo degli ultimi mesi. Gli spazi pubblici stanno gradualmente riaprendo in diverse parti del mondo e ovunque le persone sentono il desiderio crescente di fare musica insieme. Ciò significa che le chitarre acustiche stanno per vivere un grande momento sotto il sole e non c’è chitarra migliore per la creatività spontanea della GS Mini.

I fan di lunga data della Taylor conoscono bene questo strumento: una chitarra acustica in scala ridotta e con top soldo, con un suono molto più pieno della sua struttura. Prendendo in prestito le curve base della forma del corpo più grande della Grand Symphony, potendo essere portata ovunque e vantando un’estetica non troppo elaborata, da oltre un decennio la GS Mini stupisce e carica le jam session. E, anche se è una delle chitarre acustiche più vendute nel mondo, c’è molto di più in questo strumento e in questa famiglia di chitarre di quello che si riesce a vedere. Mentre l’ubiquità della GS Mini come chitarra da imbracciare e suonare la rende si accessibile che pratica virtualmente per qualsiasi chitarrista, a volte è anche pensata solo come chitarra da viaggio e non come un sistema complesso di scelte di design che si interconnettono, come nel caso delle nostre chitarre con corpo normale. Ma la Mini è pensata con attenzione e le scelte fatte hanno influenzato in modo profondo il prodotto finale, anche quando non sono subito riconoscibili.

Prendiamo il fondo e le fasce della Gs Mini in legno impiallacciato: due impiallacciature sottili di legno intorno a uno strato centrale di un altro legno per aggiungere durabilità e resistenza strutturale. Imbracciate questo strumento e noterete con piacere che il fondo è leggermente piegato all’infuori, o inarcato, verso il corpo del musicista. Guardate all’interno del corpo e vedrete un fondo privo dei montanti di rinforzo che usiamo nelle chitarre in legno massiccio per articolare il loro tono e modellare la loro risposta musicale. Questa scelta di design, che caratterizza anche tutte le nostre chitarre con fondo e fasce in legno impiallacciato, ci aiuta a massimizzare ciò che le risorse naturali ci danno e al contempo rende i nostri strumenti più duraturi.

“Il design ‘a cupola’ del fondo rinforza molto questa parte della chitarra, eliminando il bisogno di un’ulteriore incatenatura”, spiega il maestro liutaio Andy Powers. “Un buon motivo per farlo è evitare lo spreco di legno grezzo. Quando si sega una tavola in pezzi per il fondo, la metà o più di essa finisce come segatura. Quando si taglia la stessa tavola in impiallacciature sottili per chitarre come la GS Mini, molto poco legno viene sprecato come segatura.

Lindsay Love-Bivens di Taylor ci delizia con il dolce suono della GS Mini-e Koa Plus.

Un’altra caratteristica spesso non notata di questa chitarra è il foro di risonanza, che ha le stesse dimensioni di quello delle chitarre con dimensioni normali, il che lo rende effettivamente molto grande per il corpo della GS Mini. È stata una scelta voluta, dice Andy, progettata per cambiare il modo in cui il suono delle chitarre si propaga e ne genera uno più immersivo da uno strumento piccolo.

“Il foro di risonanza relativamente grande di questa chitarra crea una proiezione del suono meno direzionale e più un suono che avvolge il chitarrista”, dice Andy. “Paragonato al foro di risonanza piccolo della Baby Taylor, questo foro tenderà a dare l’impressione di un corpo leggermente più grande quando si ascolta dalla prospettiva del musicista.

Nonostante l’aspetto modesto, la GS Mini è una meraviglia del design acustico che ha avuto un serio impatto nelle mani dei musicisti. Di recente ci siamo messi in contatto con un’ampia fascia di artisti per sentire i loro pensieri sulle proprie GS Mini in occasione del decimo anniversario della chitarra nel 2020. Attraverso lo spettro degli stili musicali, gli artisti hanno risposto con entusiasmo: da Coy Bowles della Zac Brown Band a Danny Worsnop degli Asking Alexandria, da Stephen Egerton a Daria Musk, da Daniel Donato al cantautore colombiano Camilo. Ovunque nel mondo della musica gli artisti stanno usando la GS Mini non solo come una chitarra per fare pratica, ma come uno strumento musicale ispiratore degno di un posto nell’arsenale di qualsiasi chitarrista.

In questa recente performance, l’artista colombiano vincitore del Latin Grammy Award, Camilo, esegue una stupenda versione unplugged del suo brano “BEBÉ”. Camilo suona la sua GS Mini-e Koa Plus, personalizzata con un’incisione sul battipenna.

Naturalmente, negli ultimi anni la famiglia GS Mini è cresciuta e ora include il GS Mini Bass, che è diventato uno strumento malleabile per i musicisti che vogliono aggiungere un altro livello di complessità tonale alle loro composizioni. Può sembrare piccolo, ma ha un suono enorme come qualsiasi basso che abbiate mai sentito. Di recente l’ingegnere del suono, compositore e bassista RAM ha mostrato il suo GS Mini-e Maple Bass, che ha definito il suo basso preferito per la registrazione.

Il compositore e bassista sessionman RAM dimostra l’estensione musicale e la chiarezza del GS Mini-e Bass.

Potete trovare l’intera linea GS Mini, compreso il GS Mini Bass e la sorprendente GS Mini-e Koa Plus, presso i rivenditori autorizzati Taylor di tutto il mondo e presso i rivenditori Taylor online.